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Olimpiadi Invernali: Italia a digiuno di ori con gli uomini da Vancouver 2010

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Siamo ormai entrati nell’ultima settimana di gare dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 e l‘Italia può vantare al momento un bottino di 2 ori, 6 argenti e 5 bronzi per un totale di 13 medaglie. Il bilancio va considerato sicuramente positivo in termini di quantità, anche se si conferma per ora nuovamente l’idiosincrasia dei colori azzurri per il metallo più pregiato nella rassegne a cinque cerchi su neve e ghiaccio.

Nelle ultime edizioni sta emergendo in particolare il digiuno di successi nel settore maschile, infatti l’ultimo trionfo italiano con gli uomini alle Olimpiadi Invernali risale addirittura a Vancouver 2010. Sono trascorsi ben 4371 giorni dalla memorabile medaglia d’oro conquistata da Giuliano Razzoli nello slalom speciale di sci alpino in Canada ed il Bel Paese è ancora in attesa di una nuova vittoria.

In realtà un uomo italiano da allora si è laureato Campione Olimpico e non dobbiamo nemmeno andare troppo in là con la memoria per ricordare il suo trionfo, ma Amos Mosaner (in coppia con Stefania Constantini nel doppio misto di curling a Pechino 2022) ha vinto l’oro in una competizione mista e quindi non riservata al sesso maschile.

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Dopo l’affermazione di Razzoli nello slalom di Vancouver per l’Italia degli sport invernali sono arrivate complessivamente 5 medaglie d’oro, di cui 4 con le donne (Arianna Fontana nei 500 metri di short track a Pyeongchang e a Pechino, Sofia Goggia in discesa libera nel 2018 e Michela Moioli nello snowboarcross sempre in Corea) ed una in un evento misto che prevede la presenza di un rappresentante per sesso (Constantini-Mosaner nel curling).

A cinque giornate dalla conclusione dei Giochi di Pechino restano a disposizione ormai poche chance per interrompere questo digiuno sul fronte maschile (senza dover aspettare Milano-Cortina 2026) e, tra gli atleti che possono almeno sognare il colpaccio, c’è proprio Giuliano Razzoli. Domani il 37enne emiliano andrà a caccia del podio nella stessa specialità che lo proiettò sul trono di Olympia dodici anni fa in Canada, ma per quanto visto in stagione il “Razzo” ha il potenziale per poter ambire anche al bersaglio grosso.

Foto: Lapresse

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