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Editoriali

Olimpiadi, Italia: avvio convincente. Già oltre la metà delle medaglie di 4 anni fa e in 5 sport diversi!

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Arianna Fontana

Un oro, tre argenti e un bronzo. Di fatto le medaglie conquistate alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 sono già sei per l’Italia, perché domani Stefania Constantini ed Amos Mosaner saranno impegnati nella finalissima del doppio misto di curling. Dopo quattro giorni, dunque, ci si sarà spinti già oltre il 50% di podi incassati quattro anni fa a PyeonChang 2018 (furono 10 complessivamente).

Ammettiamolo: forse neppure il più inguaribile degli ottimisti si sarebbe atteso un tale rendimento, forse nemmeno il presidente del Coni Giovanni Malagò, che nelle previsioni della vigilia si era comunque detto ottimista sulla possibilità di migliorare l’edizione precedente. Un oro nelle prime tre giornate era tutto fuorché scontato, perché in nessuna gara gli azzurri partivano veramente in pole-position. Eppure Arianna Fontana ha realizzato il capolavoro più bello della carriera, piazzando un sorpasso ai danni dell’olandese Suzanne Schulting che è già leggenda. La valtellinese è come il vino: più invecchia e più diventa forte. A questi livelli non si era mai vista. Quattro anni fa vinse con la tattica e l’esperienza, oggi era oggettivamente la più forte di tutte, come hanno testimoniato sia il miglior tempo assoluto stampato nelle semifinali sia il modo in cui ha superato prima la canadese Kim Boutin nel penultimo atto e poi la già citata Schulting, che alla vigilia sembravano avere qualcosa in più. Essersi allenata con gli uomini ha pagato, non vi è dubbio. E a questo punto non bisogna porsi limiti in vista dei 1000 e dei 1500 metri.

Piace che quasi tutti gli azzurri si stiano esprimendo sui propri massimi livelli, in taluni casi anche superando i limiti o disputando la gara migliore dell’anno proprio nell’appuntamento più importante. E’ il caso di Federica Brignone, che nella stagione in corso non era mai salita sul podio in gigante ed in Cina ha agguantato un argento prezioso, che le infonde anche ulteriore fiducia in vista dell’amato superG. Piace ancor di più vedere come l’Italia stia progredendo anche a vista d’occhio in discipline dove fino a poco tempo fa era poco consistente o, talvolta, addirittura inesistente: pensiamo al big air nel freestyle e nello snowboard, allo skeleton, per non parlare del curling, dove Stefania Constantini ed Amos Mosaner stanno regalando emozioni speciali, avvolte anche da un pizzico di romanticismo.

L’eclettismo dell’Italia non lo scopriamo oggi, eppure è bene sottolineare come gli azzurri abbiano conseguito almeno una medaglia in cinque differenti sport (come Russia e Canada): sci alpino, speed skating, short track, slittino e curling! Chissà che domani non possa aggiungersi lo sci di fondo, ma sono attesi anche snowboard e, si spera, il biathlon. Il Bel Paese è anche terzo per numero totale di podi. Grazie all’impresa del curling, inoltre, restano solo tre gli sport dove l’Italia non ha mai ottenuto un podio alle Olimpiadi Invernali: se in due di questi, ovvero hockey ghiaccio e salto con gli sci, il digiuno rischia di rivelarsi perpetuo (ma mai dire mai…), nel freestyle è destinato invece ad interrompersi presto, magari a Milano-Cortina 2026, perché stanno finalmente emergendo talenti importanti come Simone Deromedis (skicross) e Leonardo Donaggio (big air).

Foto: Lapresse

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