Rubriche
Olimpiadi, pagelle Italia 15 febbraio: che tristezza il bob. Guignard-Fabbri si superano, brava Bertagna
PAGELLE ITALIA OLIMPIADI LUNEDI’ 14 FEBBRAIO
Charlene Guignard-Marco Fabbri (pattinaggio di figura), 8: disputano la gara della vita, valicano i propri limiti ed agguantano una quinta posizione insperata alla vigilia. Meglio di loro, in passato, avevano fatto solo Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, bronzo a Salt Lake City 2002. Nonostante non siano più di primissimo pelo (classe 1988 Marco, 1989 la italo-francese), hanno l’entusiasmo di due ragazzini ed è incredibile come continuino a migliorarsi anno dopo anno. Di sicuro saranno ancora sul ghiaccio anche nel 2023.
Giada Andreutti (monobob), 6: conclude tra le top15 e non era scontato. Nel corso della stagione ha mostrato qualche passo avanti. Ricordiamo che arriva dal lancio del disco, avrà bisogno di tempo per assimilare completamente la nuova disciplina. Valentina Margaglio, ad esempio, è diventata competitiva nello skeleton dopo quattro anni abbondanti. Andreutti è solo alla seconda stagione piena nel bob.
Silvia Bertagna (freestyle), 7: nel big air, gara su cui puntava di più, non aveva ben figurato. Oggi invece agguanta una importante finale nello slopestyle con l’ottavo punteggio. Una bella soddisfazione a 35 anni per colei che può definirsi come una vera pioniera di questa disciplina in Italia.
Elisa Maria Nakab (freestyle), 5: chiude nelle retrovie, ma per lei è stato già un sogno essere alle Olimpiadi. Non si era qualificata, successivamente è stata ripescata.
Emiliano Lauzi (snowboard), 5,5: non si esprime al meglio e resta fuori dalla finale nel big air. La sua Olimpiade è comunque più che positiva dopo il quinto posto ottenuto nello slopestyle.
Italia curling, 5: solo la matematica tiene ancora in corsa gli azzurri, ma concretamente il sogno semifinale è ormai evaporato. Anche oggi troppi errori: una squadra come il Canada non perdona. Ora bisogna mantenere alta la concentrazione nelle ultime tre partite, andando a caccia di un buon piazzamento nella classifica finale.
Patrick Baumgartner-Robert Mircea (bob), 1: che tristezza…L’Italia ha vinto alle Olimpiadi Invernali 12 medaglie in questo sport, di cui quattro d’oro. L’ultima risale però al 1998…Da allora, esclusa la breve parentesi con Simone Bertazzo, il vuoto assoluto. Nel 2012 Patrick Baumgartner vinse le Olimpiadi giovanili. Sembrava un buon prospetto, ma in realtà non è mai davvero uscito dal cono della mediocrità. La fase di spinta è rimasto un atavico tallone d’Achille a cui non si è riusciti a porre rimedio, la guida non è tale da fare la differenza, per non parlare di materiali non all’altezza della concorrenza. Risultato? Addirittura fuori dalle prime venti posizioni dopo le prime due manche, con il concreto rischio di non disputare nemmeno la quarta (perché vi accederanno solo i top20). Un’umiliazione che stona con una tradizione vincente ormai dimenticata.
Foto: Lapresse