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Olimpiadi, pagelle Italia 17 febbraio: Joel Retornaz, troppi errori. Jole Galli il futuro dello skicross?
PAGELLE ITALIA OLIMPIADI 17 FEBBRAIO
Federica Brignone (sci alpino), 8.5: questo bronzo è il giusto premio alla carriera. Una campionessa che ha sempre creduto nella polivalenza, anche quando, come all’inizio degli anni ’10, in Italia sembrava un tabù e regnava una specializzazione esasperata. La valdostana ha aperto orizzonti sconosciuti, è stata una vera e propria pioniera di un nuovo modo di pensare ed approcciare questo sport. In Coppa del Mondo ha vinto ben cinque gare di combinata, quattro delle quali a Crans Montana. Si meritava un sigillo in questa competizione anche in un grande evento. La fortuna le ha dato una mano enorme con l’uscita di Mikaela Shiffrin, ma fa parte del gioco. Viene premiata dalla solidità mostrata sia in discesa sia in slalom. Chiaramente le svizzere erano decisamente fuori portata, perché troppo superiori tra i pali stretti.
Marta Bassino (sci alpino), 5: non avrebbe battuto Federica Brignone, ma una top5 era assolutamente alla portata. L’uscita in slalom non fa bene al morale, ma deve assolutamente ricaricarsi in vista di un Team Event dove l’Italia può fare bene, a patto che sia approcciato nel modo giusto.
Nicol Delago (sci alpino), 5: fuori in slalom, ma ha disputato la combinata per fare numero, essendo una discesista pura. Eppure qualcosa di buono l’ha mostrata anche tra i pali stretti: ci si può lavorare, ammesso che ne valga davvero la pena.
Elena Curtoni (sci alpino), 5: subito fuori in discesa. Ha disputato una buona Olimpiade, le è mancato l’acuto ed ha pagato un tracciato del superG indigesto.
Italia curling, 5,5: le motivazioni erano evaporate dopo la matematica eliminazione che si era materializzata ieri. Il nono posto finale non rende però merito al valore di un gruppo che è ben altro, come si è visto negli ultimi anni. lo skip Joel Retornaz ha commesso troppi errori nell’arco del torneo ed anche oggi è stato decisivo in negativo contro la Norvegia. Con Amos Mosaner campione olimpico di doppio misto, vedremo se verrà apportato qualche ritocco alla compagine maschile in vista di Milano-Cortina 2026.
Lucrezia Fantelli (freestyle), 6,5: aveva disputato una seeding run eccellente, classificandosi al sesto posto. Dava proprio la sensazione di trovarsi a proprio agio con la pista. Stava dominando il suo ottavo di finale, prima di una disattenzione sull’atterraggio di un salto e la caduta che fa temere un grave infortunio. Davvero non ci voleva, che peccato.
Jole Galli (freestyle), 6,5: a differenza della compagna di squadra, fa molta più fatica ad adattarsi alla pista. Riesce però a superare un turno, salvo arenarsi ai quarti di finale. E’ solo alla seconda stagione nello skicross dopo aver lasciato lo sci alpino: può diventare una delle punte dello sport italiano verso l’Olimpiade casalinga.
Staffetta Italia combinata nordica, 3: una comparsata e poco più. Nono posto su dieci squadre, alle spalle degli azzurri la Cina presente solo perché padrona di casa. La gara, come di consueto, era già stata compromessa nel segmento di salto. Questo sport sta ormai colando a picco da due quadrienni.
Foto: Lapresse