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Olimpiadi, pagelle Italia 9 febbraio: Moioli la delusione più grande, Mascitto disastrosa, bravo Donaggio
PAGELLE ITALIA OLIMPIADI MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO
Federica Brignone (sci alpino), 5,5: esce nella seconda manche dello slalom, non stava sciando male. Era un allenamento in vista della combinata, gara su cui la valdostana punta molto.
Anita Gulli e Lara Della Mea (sci alpino), 3: in una gara di Coppa del Mondo non avrebbero disputato la seconda manche, perché fuori dalle 30. Qui chiudono rispettivamente 29ma e 30ma sfruttando le uscite altrui. Il loro livello non è da Olimpiade.
Michela Moioli (snowboard), 4: sin qui la più grossa delusione per l’Italia in queste Olimpiadi. Tutto sembrava apparecchiato per il bis di PyeonChang 2018. La bergamasca aveva ottenuto il miglior tempo nella discesa che delineava il tabellone, la ceca Eva Samkova era assente per infortunio e la grande rivale britannica Charlotte Bankes era stata eliminata nei quarti di finale. Eppure in semifinale qualcosa si è inceppato, con la clamorosa eliminazione. E’ mancato qualcosa in fase di partenza, ma questa purtroppo non è una novità. Per tutta la stagione si è vista una Moioli incostante e sulle montagne russe, capace di vincere come di uscire prematuramente. Speriamo, in questo senso, che il picco possa arrivare sabato nella gara mista a coppie.
Caterina Carpano (snowboard), 6,5: si batte con coraggio, manca di poco l’accesso in semifinale. Dà la sensazione di poter crescere molto nel prossimo quadriennio.
Sofia Belingheri e Francesca Gallina (snowboard), 5,5: vengono eliminate agli ottavi, al momento sono un gradino dietro rispetto a Carpano e tre rispetto a Moioli. C’è da lavorare tanto per tentare un salto di qualità.
Leonardo Donaggio (freestyle), 8: quinto posto nel big air a 18 anni. Un talento importante, da coltivare con cura verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 dove, come vi spiegheremo nei prossimi giorni, rischiamo di presentarci con tanti, troppi atleti anziani in svariate discipline.
Louis Philip Vito III (snowboard), 6,5: è il primo degli esclusi dalla finale dell’half-pipe. L’italo-americano ha fatto una figura più che dignitosa.
Lorenzo Gennero (snowboard), 5: sbaglia entrambe le run di qualificazione e resta distante dall’atto conclusivo.
Raffaele Buzzi (combinata nordica), 7: la miglior gara della carriera. In Coppa del Mondo non aveva mai chiuso tra i primi 20, oggi giunge 16°. Bravo.
Alessandro Pittin (combinata nordica), 5,5: l’ombra del campione capace di salire sul podio ad Olimpiadi e Mondiali e vincere anche tre gare di Coppa del Mondo. Una situazione che si protrae da anni: ha senso proseguire in questo modo?
Iacopo Bortolas (combinata nordica), 6: a 18 anni un 32° posto olimpico è un punto di partenza. Si parla un gran bene di questo ragazzo, ma si riuscirà a valorizzarlo dopo i tanti errori commessi nel passato recente? Qualche dubbio sovviene…
Arianna Fontana (short track), 6,5: fa il compitino nella batteria dei 1000 metri. Per superare Stefania Belmondo dovrà fare tutto da sé, perché la staffetta femminile è già fuori dai giochi.
Pietro Sighel (short track), senza voto: viene squalificato senza motivo nei quarti dei 1500 metri. Una vergogna. Fa male venire estromessi in questo modo: avrebbe certamente dato fastidio a chiunque.
Luca Spechenhauser (short track), 5: cade subito nei quarti dei 1500 metri. Un giovane su cui comunque bisogna investire, anche se meno talentuoso rispetto a Sighel.
Cynthia Mascitto (short track), 1: viene eliminata nella batteria dei 1000 metri, ma questo è il meno. Commette però un vero disastro nella semifinale della staffetta femminile, dove cade nelle battute iniziali e, di fatto, affossa le ambizioni di un quartetto che ambiva alla medaglia. Arianna Fontana non l’avrà presa bene, per niente…
Yuri Confortola (short track), 7,5: si arrampica, anche con un pizzico di fortuna, sino alla finalissima dei 1500 metri. A 35 anni, una bellissima soddisfazione. Non poteva fare più di così, la medaglia era fuori portata.
Emanuel Rieder-Simon Kainzwaldner (slittino), 6: si sapeva che le coppie tedesche, gli austriaci Steu-Koller ed i lettoni Sics-Sics avevano qualcosa in più. Gli azzurri se la sarebbero dovuta giocare con gli altri lettoni Bots-Plume per la quinta piazza. Risultato? Sesto posto. Dunque una gara in linea con le aspettative, senza guizzi.
Foto: Lapresse