Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, caso Valieva. Il CIO reagisce alla sentenza: “Nessuna premiazione se l’atleta si piazza sul podio”
È durissima la reazione del Comitato Olimpico Internazionale dopo la sentenza del CAS sulla big del pattinaggio artistico Kamila Valieva. Il Tribunale Arbitrale Dello Sport nella mattina di lunedì 14 febbraio ha infatti consentito alla fuoriclasse russa di partecipare alla gara individuale delle Olimpiadi di Pechino 2022 malgrado un test antidoping fallito il 25 dicembre scorso.
Facciamo un passo indietro. Le motivazioni di tale scelta sono sintetizzabili in tre punti: in primis la minore età dell’atleta che, da codice antidoping vigente, rientra nella fascia di “persona protetta“, categoria che non prevede nessun tipo di sospensione provvisoria o cautelare. Inoltre, in base ai principi di equità, un’eventuale sospensione avrebbe creato un danno irreparabile all’atleta in questione, risultata positiva a un controllo del 25 dicembre, quindi non durante i Giochi, e con una notifica tardiva del controllo antidoping che ha pregiudicato la possibilità di elaborare una strategia difensiva.
Il responso del CAS ha scatenato delle reazioni significative da parte di appassionati, addetti ai lavori e organi competenti, spingendo anche il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a delle decisioni repentine molto severe e controverse, come quella di non svolgere alcuna cerimonia di Premiazione laddove Valieva si piazzasse, cosa molto probabile, in uno dei tre gradini del podio in occasione della prova individuale.
I dettagli di quanto appena detto sono spiegati in un comunicato stampa diramato dal CIO tre ore dopo la pubblicazione della sentenza: “Nell’interesse dell’equità nei confronti di tutti gli atleti e dei NCO (Comitati Olimpici Nazionali) interessati – si legge – non sarebbe opportuno tenere la premiazione per l’evento a squadre di pattinaggio artistico durante i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 in quanto includerebbe un’atleta che da un lato ha un campione A positivo, ma la cui violazione delle regole antidoping non è stata invece accertata. Se la Signorina Valieva dovesse finire tra le prime tre concorrenti nella competizione di pattinaggio singolo femminile, nessuna Cerimonia di fiori e nessuna Cerimonia di premiazione avranno luogo durante i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022“.
Il CIO ha infine chiesto formalmente alla Federazione Internazionale di pattinaggio (ISU) l‘ingresso di una venticinquesima concorrente da inserire nell’elenco dello short program per ovviare alla praticamente certa qualifica di Valieva al libero, impedendo così problemi futuri nel caso di una revoca. Ma quando si dovrebbero svolgere quindi le Cerimonie di Premiazione? La risposta è nelle battute finali della nota. “Il CIO, in consultazione con gli atleti e i CNO interessati, organizzerà Cerimonie dignitose per le medaglia una volta concluso il caso della Signorina Valieva“.
Foto: LaPresse