Dopo un quadriennio dominato in lungo e in largo lo statunitense Nathan Chen ha vinto con ampio merito la gara individuale maschile di pattinaggio artistico alle Olimpiadi di Pechino 2022, tenendo lontana la concorrenza di oltre venti punti.
L’allievo di Rafael Arutunian, che già aveva messo in ghiaccio l’oro nel segmento breve, è stato protagonista di un programma libero ad altissimo contenuto tecnico, contraddistinto dall’esecuzione di cinque salti quadrupli, nello specifico due flip, di cui uno agganciato al triplo toeloop, un salchow, un lutz e un toeloop combinato (unico neo del layout) solo con un flip semplice. Realizzando inoltre un triplo axel e un triplo lutz combinato con il triplo toleoop il nativo di Salt Lake City si è spinto in scioltezza in zona 218.63 (121.41, 92.22) per 332.60, tre punti in meno del record del mondo da lui stesso registrato alle Finali Grand Prix di Torino nel 2019.
A piazzarsi al posto d’onore è stato il più giovane della spedizione giapponese, Yuma “piuma” Kagiyama, abile a studiare la situazione optando per una prova più conservativa imbastita, tra i vari elementi, da tre quadrupli, ricevendo uno score di 201.93 (107.99, 93.94) per 310.05. Bene anche Shoma Uno, bravissimo a trovare nuovamente la medaglia dopo PyeongChang ottenendo il bronzo con 187.10 (96.24, 91.86) per 293.00.
Pattinaggio artistico, Daniel Grassl eccezionale alle Olimpiadi di Pechino: il video del programma libero
Giù dal podio invece il detentore del titolo Yuzuru Hanyu, a cui va dato il merito di aver tentato di scrivere ancora pagine di storia cercando di realizzare l’impossibile quadruplo axel, atterrandolo però con caduta e con rotazione corta, errore poi appesantito da un altro passaggio a vuoto nel quadruplo salchow che non gli ha fatto consentito di andare oltre i 180.06 (99.62, 90.44) per 283.21.
Semplicemente eccezionale in chiave Italia quanto fatto da Daniel Grassl, piazzatosi addirittura in settima posizione, un risultato al di là di qualsiasi altra aspettativa ottenuto grazie a un segmento pressoché perfetto, contraddistinto da tre quadrupli – lutz, flip e loop in catena con euler/triplo salchow – e sette salti tripli con cui ha guadagnato la bellezza di 187.43 (103.35, 84.04) per 278.07, nuovo personal best e record italiano.
Un po’ contratto invece Matteo Rizzo, sedicesimo con 158.90 (76.92, 82.98) per 247.53 a seguito di una performance inaugurata da una defaillance nel primo toeloop ruotato solo triplo e da una strana collisione con la balaustra, due errori che hanno disorientato l’azzurro, audace poi a raddrizzare il tiro ruotando il resto del layout tra cui due tripli axel.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE MASCHILE
Foto: LaPresse