Yuzuru Hanyu sbaglia, Nathan Chen scappa. Si è concluso con un risvolto davvero poco pronosticabile lo short program maschile, prima prova individuale di pattinaggio artistico alle Olimpiadi di Pechino 2022 che ha visto imporsi con ampio margine l’atleta statunitense, autore del nuovo record del mondo nel segmento.
L’allievo di Rafael Arutunian, tornato al vecchio programma “Boheme” di Aznavour, ha migliorato la prestazione già incredibile del team event, confezionando un layout dall’altissimo valore tecnico, cominciato con il triplo flip, proseguito con il triplo axel e terminato, in zona bonus, con la combinazione monstre quadruplo lutz/triplo toeloop, elemento con cui, da solo, ha portato a casa 21.21 punti.
Raccogliendo inoltre il massimo del livello in tutte e tre le trottole oltre che nella sequenza di passi il tre volte Campione del Mondo ha quindi conquistato 113.97 (65.98, 47.99), ben 18 lunghezze in più del diretto avversario Yuzuru Hanyu, rimasto terribilmente attardato per via di un clamoroso passaggio a vuoto nel salchow, non staccato, e dunque andato a zero. Una defaillance che ha inchiodato il pattinatore migliore di sempre all’ottava posizione con 95.15 (48.07, 47.08), a circa dieci unità dal podio.
A compensare l’errore di Hanyu ci ha pensato il suo compagno di squadra più piccolo, il nipponico Yuma “piuma” Kagiyama, al momento al secondo posto dopo una prestazione di elevata caratura tecnica e qualitativa, composta dal quadruplo salchow, dal quadruplo toeloop combinato con il triplo toeloop e dal triplo axel, difficoltà che gli hanno concesso di registrare il proprio record personale di 108.12 (60.91, 47.21). Benissimo anche il Vice Campione Olimpico Shoma Uno, provvisoriamente terzo con il personal best di 105.90 (59.05, 46.85), punteggio maturato grazie alla corretta realizzazione del quadruplo flip e del triplo axel, oltre che della combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop leggermente sporcata da un arrivo non pulito. Sfiora infine i 100 punti il sudcoreano Juhnwa-Cha, quarto con 99.51 (54.30, 45.21).
Sorride l’Italia, appena fuori la top 10 per un’incollatura e con buone speranze di risalita. Daniel Grassl ha infatti occupato la dodicesima casella venendo rallentato da due chiamate di fil d’entrata non chiaro sia nel quadruplo lutz inaugurale che in quello triplo in combinazione con il triplo toeloop, fattore che ha fermato l’azzurro sopra quota 90 con 90.64 (48.70, 41.94). Pulitissimo Matteo Rizzo, tornato al vecchio short della stagione 2018-2019 pattinato su “Volare“, tredicesimo con 88.53 (46.71, 41.92) grazie a una prova contraddistinta dal quadruplo toeloop in catena con il doppio toeloop, dal triplo lutz singolo e dal triplo axel.
