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Pattinaggio artistico, Pechino 2022: bocche ancora cucite sul sospetto caso Valieva

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Fase di stallo totale a Pechino 2022 riguardo il controverso caso di doping nella Nazionale russa di pattinaggio artistico, secondo diverse indiscrezioni attribuibile alla quindicenne Kamila Valieva. Durante la conferenza stampa quotidiana dei Giochi svoltasi alle ore 04:00 italiane (le 11:00 locali) di giovedì 10 febbraio infatti Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, non ha risposto a nessuna domanda dei giornalisti presenti in loco, ribadendo più volte di essere vincolato da un nodo di tipo legale.

“Non commenterò le speculazioni. Non ho intenzione di commentare un caso legale. Dobbiamo aspettare con pazienza che questo caso trovi la sua strada verso una sorta di conclusione. Chiediamo e speriamo nella pazienza e nella comprensione di tutti gli atleti qui presenti. Sono vincolato da questa causa legale e non posso dire altro“, queste le uniche parole di Adams sulla faccenda.

La sensazione è quindi che l’impasse possa richiedere ancora diverso tempo. Intanto Kamila Valieva, in questo momento al centro di una vera e propria bufera mediatica, sta svolgendo con regolarità i suoi allenamenti nell’impianto sportivo dedicato alle pratice, segale che lascia intuire che, al momento, non ci sia stato alcun tipo di fermo da parte degli organi competenti. Per l’occasione è stata anche intercettata dall’emittente russa match tv l’allenatrice Eteri Tutberidze, la quale ha glissato con una frase secca: “Non mi occupo di gossip“.

Pattinaggio artistico, Pechino 2022: sospetto doping su Kamila Valieva. L’indiscrezione

Stando all’opinione di alcuni addetti ai lavori, una tra tutti la testata britannica insidethegames, i tempi lunghi sarebbero dettati dalla giovanissima età della pattinatrice che, essendo, minorenne dunque “persona protetta”, non può formalmente essere accusata di alcuna violazione. Ma si tratta, è doveroso precisarlo, soltanto di rumors. Tutto tace sui canali ufficiali ormai da quasi più di ventiquattro ore.

Foto: LaPresse

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