Fuochi d’artificio dovevano essere, fuochi d’artificio sono stati. Spettacolo a dir poco pirotecnico nello short program delle coppie, penultimo segmento delle gare di pattinaggio artistico alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 che ha visto imporsi di misura i cinesi Wenjing Sui-Cong Han in una prova dove i primi tre team classificati hanno sorpassato l’impressionante soglia degli 80 punti.
I padroni di casa, motivati a conquistare la medaglia d’oro dopo averla sfiorato quattro anni fa a PyeongChang 2018, sono stati autori di una prestazione perfetta sotto ogni forma, inaugurata con il triplo toeloop in parallelo, tallone d’Achille dei nostri portato brillantemente a casa, e proseguita poi con il lanciato più bello del lotto, un triplo flip dalla parabola altissima e di grande elevazione premiato con un GOE elevato; passando in rassegna successivamente il triplo twist, chiamato di livello 4 come il sollevamento e la spirale, gli allievi di Hongbo Zhao hanno raccolto la bellezza di 84.41 (45.96, 38.45), nuovo primato mondiale.
Ma soli sedici centesimi di distanza si sono posizionati al posto d’onore gli altri veterani del gruppo di testa, Evgenia Tarasova-Vladimir Morozov, i quali hanno confermato la loro solidità nel corto confezionando una prova da capogiro, impreziosita soprattutto da un triplo twist da antologia, valutato chiaramente con un plebiscito di +5, una delle tante difficoltà che ha permesso ai russi di raggiungere il primato personale di 84.25 (46.04, 38.21), appena due punti in più rispetto ai compagni di squadra Anastasia Mishina-Aleksandr Galliamov, impeccabili come sempre ma rimasti indietro al terzo posto con 82.76 (44.95, 37.81) per via di un giudizio inferiore nelle components e, in linea generale, per una qualità non alla pari con i primi due della classe.
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Un atterraggio con mano sul ghiaccio nel triplo flip lanciato e una spirale chiamata solo di livello 3 ha invece rallentato la rincorsa al podio di Aleksandra Boikova-Dmtrii Kozlvoskii, al momento quarti con 78.59 (42.17, 36.42), quindi a quattro lunghezze da una top 3 che non sarà semplice da raggiungere in vista del libero considerato il livello sciorinato nella prima frazione.
In casa Italia buona decima posizione per Nicole Della Monica-Matteo Guarise, artefici di una performance certamente solida – dove ha premiato la scelta di sostituire il triplo salchow in parallelo con il triplo toeloop – seppur viziata da due errori: il più grave è arrivato nel triplo rittberger lanciato, atterrato con caduta; ma ha contribuito anche una defaillance nell’ingresso della spirale della morte che ha spinto il pannello ad assegnare l’elemento soltanto il livello uno, fattore che ha inchiodato gli azzurri solo a quota 63.58 (33.16, 31.42) con comunque possibilità di risalta. Missione compiuta infine per Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, quindicesimi con 55.83 (28.38, 29.45) dunque qualificati al fotofinish per il segmento più lungo malgrado due cadute della dama, la prima avvenuta in modo rocambolesco durante dei passi di transizione, la seconda procurata nel triplo salchow in parallelo. Domani a partire dalle 12:00 il Gran Finale.
CLASSIFICA SHORT PROGRAM COPPIE D’ARTISTICO
Foto: LaPresse