Si chiude in nome del riscatto la meravigliosa gara olimpica delle coppie di pattinaggio artistico. Dopo aver mancato per soli quarantatré centesimi il titolo a PyeongChang i cinesi Wenjin Sui-Cong Han hanno conquistato infatti per un’incollatura una meritata medaglia d’oro a Pechino 2022 al termine di una prestazione a dir poco eccezionale.
Un traguardo desiderato quattro, lunghissimi, anni, arrivato rischiando, andando all in, proponendo un elemento difficilissimo tentato dopo le magistrali performance dei diretti avversari. I padroni di casa infatti hanno inaugurato il programma snocciolando un quadruplo twist di grandissima qualità (livello 3) che ha portato in dote oltre dieci punti; una difficoltà che ha compensato anche l’unico neo della prova, il triplo salchow in parallelo, mancato dalla dama e chiamato degradato dal pannello.
Proponendo due salti lanciati di mostruosa ampiezza ed elevazione, il flip e il salchow, e raccogliendo il massimo del livello nei tre sollevamenti lasso, reverse e in quello spettacolare del gruppo 3 realizzato sul finale, gli allievi di Hongbo Zhao hanno guadagnato 155.47 (78.61, 78.86) per 239.88, diventando la prima coppia nella storia ad aver vinto tutte le competizioni a disposizione tra categoria Junior e Senior.
Ma le favole non sono finite. Perché se in Corea del Sud sono caduti giù dal podio a seguito di tanti errori, stavolta non hanno sbagliato assolutamente nulla neanche Evgenia Tarasova-Vladimir Morozov, medaglia d’argento per soli sedici centesimi con 155.00 (78.01, 76.99) per 239.25 grazie a un programma pulitissimo, dove hanno sconfitto il più grande mostro, il salto in parallelo, facendosi trovare pronti nel momento più importante della loro carriera, proprio loro che solo due stagioni fa sembravano fuori dal giro: troppo vecchi, dicevano, rispetto a una nuova scuola russa sempre più impeccabile e all’avanguardia. Non è stato così. I moscoviti hanno stravolto i loro piani, spostandosi dagli Stati Uniti in Patria, e trovando il podio anche grazie all’apporto della discussa Eteri Tutberidze, allenatrice che ha aggiustato proprio gli elementi di salto in parallelo appena citati, da sempre tallone d’Achille dei nostri.
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Perfetti anche i detentori del titolo iridato Anastasia Mishina-Aleksandr Galliamov, artefici di un segmento ad altissima trazione tecnica, impreziosito dalla combinazione triplo salchow/euler/triplo salchow e da una enorme quantità di passaggi di transizione con cui hanno raggiunto il bronzo con 154.95 (79.71, 75.24) per 237.71. Niente da fare per Aleksandra Boikova-Dmtrii Kozlovskii, rimasti al quarto posto con 141.91 (70.75, 71.16) per 220.50 dopo un errore nell’arrivo del triplo rittberger lanciato, macchiato da un vistosissimo step out all’arrivo.
Brutte notizie invece in chiave Italia. Nicole Della Monica-Matteo Gaurise in particolare hanno perso punti preziosi nella mancata esecuzione degli elementi side by side, girando solo doppio il salchow inaugurale e non ruotando la combinazione obbligata inserendo solo un toeloop semplice, dunque non valido. Sfoggiando poi come sempre grande solidità nelle difficoltà di coppia, in particolar modo nel sollevamento del gruppo 4 e nel reverse lasso (entrambi di livello 4) oltre che nel triplo twist (livello 3) gli allievi di Cristina Mauri hanno ottenuto solo 116.29 (54.05, 62.24) per 179.87, appena due punti in meno dalla decima posizione da loro occupata nel primo segmento, chiudendo tredicesimi proprio davanti a Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, al quattordicesimo posto con 109.60 (54.82, 54.78) per 165.43 per via di un libero molto positivo andato in porto senza particolari difficoltà.
CLASSIFICA FINALE SHORT PROGRAM COPPIE D’ARTISTICO
Foto: LaPresse