Malgrado la bufera mediatica che l’ha vista coinvolta in questi giorni Kamila Valieva non ha tradito le aspettative e si è piazzata al comando della classifica dopo lo short femminile di pattinaggio artistico alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022.
La fuoriclasse di Kazan, decisamente più tesa e contratta rispetto al solito (non riuscirà a trattenere le lacrime a fine performance), ha inaugurato la sua prestazione con una sbavatura nel triplo axel, sporcato da un vistoso step out; una volta rotto il ghiaccio la russa ha poi passato in rassegna il triplo flip, ben completando poi in zona bonus la combinazione triplo lutz/triplo toeloop. Facendo il pieno nel grado di esecuzione in tutte le tre trottole pianificate, per dispersione le migliori del lotto, e raccogliendo punti preziosi nella sequenza di passi (chiaramente di livello 4), l’allieva di Eteri Tutberidze ha scavalcato agilmente quota 80 fermandosi a 82.16 (44.51, 37.65), punteggio che, a differenza dalle ultime uscite, non chiude i conti rispetto alle altre avversarie già del primo segmento.
Sì perché a sole due lunghezze di distanza si è posizionata una Anna Shcherbakova in grande spolvero, brava a capire la situazione optando per una strategia conservativa. La moscovita infatti, dopo il doppio axel e il triplo flip ha deciso di non rischiare l’ostico triplo loop nella combinazione con il triplo lutz, preferendogli il triplo toeloop. Una intuizione correttissima e proficua che le ha permesso, grazie anche a un ottimo riscontro nelle componenti del programma, di raggiungere 80.20 (42.87, 37.33), un punto in meno rispetto alla magistrale nipponica Kaori Sakamoto, artefice di una prestazione eccellente e qualitativamente ineccepibile dove ha guadagnato 79.84 (43.22, 36.62) grazie alla realizzazione di un doppio axel da capogiro, del triplo lutz e della combinazione triplo flip/triplo toeloop.
Come spesso capita con il segmento più breve è rimasta leggermente attardata Alexandra Trusova, audace a tentare il triplo axel, realizzandolo però con caduta e corto di rotazione, lasciando inoltre qualcosa sul piatto nel triplo flip, redarguito con la chiamata di filo d’entrata non chiaro. A causa di queste due imprecisioni la Regina dei quadrupli si è dovuta accontentare soltanto della quarta piazza con 74.60 (40.12, 35.48), uno score con cui potrà comunque tentare un assalto al vertice nel libero che, probabilmente, sarà contrassegnato dall’esecuzione di cinque salti da quattro giri di rotazione, qualcosa di mai visto nella storia della rassegna a cinque cerchi.
Sopra quota 70 infine anche la giapponese Wakaba Higuchi, quinta con 73.51 (39.53, 33.98) , la sudcoreana Young You, sesta con 70.34 (36.80, 33.54) e la belga Loena Hendrickx, settima con 70.09 (36.09, 34.00). Il libero andrà in scena giovedì 17 febbraio a partire dalle ore 11:00 italiane.
