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Pechino 2022, lamentele e caos sulle condizioni di isolamento per i positivi al Covid-19

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Le Olimpiadi Invernali di Pechino proseguono nel loro darsi e le emozioni non stanno mancando di certo. Tuttavia, a quanto pare, a mancare è anche il buonsenso e la logica nell’attuazione dei protocolli anti-Covid.

Non sono poche infatti le lamentele circa l’adozione delle regole e il rispetto dell’isolamento a cui si sono dovuti sottoporre gli atleti positivi o a contatto con persone infettate. Il caso di Elena Curtoni è uno dei tanti e quanto riferito dalla sciatrice azzurra è ai confini della realtà relativamente alle condizioni che ha dovuto sopportare.

Da questo punto di vista non sorprendono altre storie. Si pensa a quanto denunciato pubblicamente da Dirk Schimmelpfennig, ovvero il capo delegazione della squadra della Germania. Quest’ultimo si è infatti lamentato per le condizioni in cui uno dei suoi atleti di punta, ovvero Eric Frenzel, stava vivendo la quarantena dopo la positività. Il tre volte oro alle Olimpiadi ha dovuto subire un trattamento definito da Schimmelpfennig “inaccettabile”. Il capo delegazione ha riferito: “La camera d’albergo è inaccettabile e ci deve essere un cambiamento. Per ottenere un miglioramento siamo in trattative intense con il Comitato olimpico internazionale e il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino 2022″. Una situazione che però è in via di risoluzione.

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Lo stesso non si può dire per il giocatore finlandese di hockey su ghiaccio Marko Anttila. Il tecnico della selezione finnica Jukka Jalonen ha rivelato: “Non sta ottenendo ottimo cibo ed è un ragazzo molto grande. Vorrebbe avere più energia e cibo migliore. Non sa cosa sta succedendo e cosa accadrà con lui nei prossimi giorni. C’è grande incertezza e questo incide anche a livello mentale“. In buona sostanza, una gestione dell’emergenza sanitaria particolare che sta avendo delle conseguenze.

Foto: LaPresse

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