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Perché Jannik Sinner e Riccardo Piatti si separano: cruciale la mancata partecipazione alle Olimpiadi

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Jannik Sinner si sta per separare, sportivamente parlando, da Riccardo Piatti. Il tennista è ormai in procinto di lasciare il tecnico con cui è cresciuto e ha fatto il grande ingresso nello sport che conta, issandosi fino al nono posto del ranking ATP. L’altoatesino, reduce dal quarto di finale agli Australian Open, ha dovuto fare i conti con il Covid-19 nelle ultime settimane e dovrebbe rientrare in campo la prossima settimana al torneo ATP 500 di Dubai.

Il grande pubblico si sta chiededendo come mai il 20enne abbia deciso di chiudere il proprio rapporto con l’allenatore. Come riporta il Corriere della Sera, Jannik Sinner avrebbe patito le critiche che gli sono piovute addosso dopo il rifiuto all’Olimpiade di Tokyo. Quel forfait, a quanto pare, sarebbe una scelta tecnica di coach Piatti e l’azzurro avrebbe sofferto tantissimo i duri commenti e gli attacchi del pubblico.

Non a caso, dopo i Giochi, in occasione degli US Open, effettivamente l’altoatesino aveva reagito in maniera stizzita al suo allenatore. Il tutto è poi esploso ai recenti Australian Open, dove quell’urlo “io uso la testa, ma devi tu stare calmo” rappresenta il momento più alto dello screzio, quantomeno in pubblico. Inevitabilmente qualcosa è mutato e si sarebbe giunti a questa estrema decisione.

Jannik Sinner si allenerà con Simone Vagnozzi fino ai tornei americani? Super coach per ora lontano

Sempre secondo la testata, si evidenziano altri punti di disaccordo. Sinner vorrebbe giocare più tornei, il tecnico predilige gli obiettivi-chiave; non sono allineati sulla programmazione e addirittura sulle interviste con la stampa. Attualmente Jannik Sinner si sta allenando a Montecarlo insieme a Simone Vagnozzi, in attesa dell’annuncio di un nuovo coach: sempre secondo il Corriere della Sera si parla del 45enne Magnus Normann, ex numero 2 al mondo.

Foto: Lapresse

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