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Rugby, i convocati dell’Italia ai raggi X. La mediana fa sognare, gli oriundi faranno la differenza?

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Mancano poche ore ormai all’inizio del Guinness Sei Nazioni 2022 e domenica pomeriggio l’Italia di Kieran Crowley farà il suo esordio a Parigi contro la Francia. Un torneo che vede gli azzurri partire con gli sfavori dei pronostici, incapaci di trovare una vittoria dal lontano 2015. Sarà l’anno buono per tornare al successo? Difficile, ma ecco chi ci proverà.

La prima linea vede come piloni Danilo Fischetti, Ion Neculai, Ivan Nemer, Tiziano Pasquali, Cherif Traorè e Giosuè Zilocchi e come tallonatori Epalahame Faiva, Gianmarco Luccesi e Giacomo Nicotera. I piloni più esperti sono Fischetti, Pasquali e Zilocchi, ma Ivan Nemer potrebbe strappare un posto da titolare, mentre a tallonatore la scelta più ovvia sarà Hame Faiva, primo oriundo su cui Crowley punta forte.

In seconda linea ci sono Niccolò Cannone, Marco Fuser, Federico Ruzza e David Sisi. Reparto di qualità ed esperienza, quattro potenziali titolari. Se Crowley vorrà più mobilità e fantasia punterà su Cannone e Ruzza, se vorrà più peso e spinta allora ecco Fuser e Sisi. In terza linea ci sono Toa Halafihi, esordiente, Michele Lamaro, capitano, poi Sebastian Negri, Giovanni Pettinelli, Braam Steyn e Manuel Zuliani, esordiente. Steyn e Negri significano esperienza, Lamaro leadership, ma sarà interessante vedere se ci sarà spazio per Toa Halafihi a numero 8, con l’oriundo che può dare tanto in termini di ball carrying e non solo.

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La mediana titolare dovrebbe essere quella formata da Stephen Varney e Paolo Garbisi, 41 anni in due e tanta qualità. Le alternative sono Callum Braley e Alessandro Fusco a numero 9, Giacomo Da Re e Leonardo Marin a 10. Alternative – escluso Braley – con pochissima esperienza (2 caps in tre) e un azzardo da parte di Kieran Crowley che ha deciso di escludere l’esperto Carlo Canna, le cui prestazioni sono in calo da tempo.

Nomi interessanti, infine, nella trequarti. I centri sono Juan Ignacio Brex, Enrico Lucchin e Marco Zanon. Titolare sicuro dovrebbe essere Brex, mentre Zanon sembra in vantaggio su Lucchin per il secondo spot. Nel triangolo allargato, invece, ci sono Pierre Bruno, Ange Capuozzo, Montanna Ioane, Tommaso Menoncello, Federico Mori ed Edoardo Padovani. Quest’ultimo è il più esperto in azzurro e dovrebbe vestire la maglia numero 15, sempre che non si punti su un giovanissimo come Capuozzo, o su Menoncello. Al largo scontata la scelta di Ioane, altro oriundo che può e deve fare la differenza, mentre Mori e Bruno si giocheranno presumibilmente l’altro spot.

Foto: Alfio Guarise – LPS

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