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Rugby, Sei Nazioni 2022: i precedenti tra Italia ed Inghilterra. Mai un successo per gli azzurri

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Domenica a Roma l’Italia di Kieran Crowley affronterà l’Inghilterra, uscita ferita dalla sconfitta di sabato scorso contro la Scozia. Quella dell’Olimpico sarà la ventinovesima sfida tra l’Italia del rugby e i Maestri e i precedenti sono chiari: 28 vittorie per gli inglesi. Nei precedenti l’Italia ha segnato 342 punti (con 34 mete) subendone 1133 (con 141 mete) dal 1991 a oggi.

L’anno scorso a Twickenham è finita 41-18, con l’Italia in partita poco più di un quarto di gioco con la meta di Monty Ioane, ma tra la fine del primo tempo e l’ora di gioco scappa via l’Inghilterra e si impone nettamente nell’unico match vinto dagli inglesi l’anno scorso. Tornando, invece, indietro nel tempo la prima volta che le due formazioni si sono affrontate è stato a Twickenham l’8 ottobre 1991 e l’Inghilterra si impose per 36-6.

Tra le peggiori sconfitte subite dagli azzurri entra a pieno titolo quella più pesante per gli azzurri, l’80-23 con gli inglesi che marcarono addirittura 10 mete nel 2001. O quella del 2009, finita 36-11 a Twickenham, ma che entrerà nella storia per la scelta folle di Nick Mallett di schierare Mauro Bergamasco a mediano di mischia.

Ma non sempre sono state batoste, anzi. Come nel 1998 a Huddersfield, quando l’Inghilterra si impose 23-15, ma dove l’arbitro Mené fu l’unico in tutto lo stadio a non vedere la meta segnata da Alessandro Troncon al 73’. Sarebbe stata la meta del sorpasso, quella del 16-22 per l’Italia e, forse, avrebbe cambiato la storia. Ma l’arbitro non la vede e l’Inghilterra si salva e, poco dopo, chiude il discorso. O 2017,  a Twickenham, quando Conor O’Shea sorprese tutti. Fu la famosa partita della “Fox”, la tattica difensiva usata dagli azzurri che non contestarono per tutto il primo tempo le ruck inglesi. Per 40 minuti gli inglesi non ci capirono nulla. Nella ripresa la musica cambiò e l’Inghilterra vinse 36-15. Ma quella furbata all’italiana del tecnico irlandese entrò nella storia. E fece cambiare il regolamento.

Foto: LaPresse

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