Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2022: la Francia ai raggi X. Gioventù ed esperienza per puntare al titolo
Inizia questo fine settimana il Guinness Sei Nazioni 2022 e l’Italia inizia la sua campagna con una durissima trasferta a Parigi contro la Francia, una delle favorite d’obbligo per la vittoria finale. I Bleus arrivano da due secondi posti negli ultimi due anni e si presentano al via del torneo consapevoli dell’esperienza accumulata da un gruppo comunque giovanissimo.
A novembre i Bleus hanno battuto gli All Blacks, confermando l’ottimo stato di forma, anche se Fabien Galthié ha dovuto fare i conti con diversi infortuni nelle ultime settimane, oltre al caos legato alla pandemia. Tra le assenze spicca sicuramente quella del trequarti Teddy Thomas, genio e sregolatezza del triangolo allargato transalpino, anche se le alternative non mancano. Ma quel che più conta per il ct francese sono le presenze.
Rugby, i convocati dell’Italia ai raggi X. La mediana fa sognare, gli oriundi faranno la differenza?
In primo luogo la coppia di mediani Antoine Dupont e Romain Ntamack. Entrambi alle prese con problemi fisici nelle ultime settimane, entrambi però recuperati per l’esordio nel torneo. Il mediano di mischia è sicuramente l’arma più pericolosa della Francia, è ormai il miglior numero 9 al mondo a soli 25 anni d’età, mentre Romain Ntamack è la sua spalla ideale, con il mediano d’apertura che alterna giocate di classe alla mano a un uso del piede tattico che aiuta la sua squadra a mantenere un dominio territoriale costante.
Ma la Francia non è solo mediana, né solo una trequarti con nomi pericolosi come Gaël Fickou, Virimi Vakatawa, Brice Dulin o Matthieu Jalibert (che potrebbe sostituire Ntamack nella sfida non impossibile con gli azzurri), ma anche un pacchetto di mischia molto esperto, dove i nomi da tenere d’occhio sono quelli di Uini Atonio in prima linea, ma anche Bernard Le Roux, Julien Marchand, Romain Taofifenua o Paul Willemse.
Foto: Jean Catuffe/DPPI – LPS