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Salto con gli sci
Salto con gli sci, Pechino 2022: Granerud in evidenza negli allenamenti, Bresadola in rodaggio
Su un punto è bene rimanere chiari: le performance di oggi, al Zhangjiakou National Ski Jumping Centre, non sono sicuramente tra le più scintillanti della carriera degli atleti impegnati alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Un fatto, però, che è del tutto normale: si cerca di trovare la misura di un trampolino non propriamente conosciuto, un Normal Hill che, del resto, neanche è il più frequentato (anzi) in Coppa del Mondo.
Al di là di un primo salto di allenamento che vede i valori completamente diversi rispetto a quel che si vede dopo, è il norvegese Halvor Egner Granerud a mostrare le migliori cose. Per lui 11° posto nella prima serie (98 metri, 53.9 punti), 1° nella seconda (103.5 e 68.7) e 2° nella terza (104.5 e 58.4). Gli altri leader sono, nel primo salto, l’austriaco Manuel Fettner (101 e 60.5) e, nel terzo, il russo Evgeniy Klimov (101.5 e 65.5). Va chiaramente segnalato come il vento abbia avuto un ruolo di primaria importanza, ancor più che nell’evento femminile.
Si comportano bene a rotazione i quattro sloveni, Peter e Cene Prevc, Timi Zajc e Lovro Kos, con Zajc al meglio nei primi due salti e che si nasconde nel terzo. Un tratto, quello del non mostrare tutte le proprie carte, comune anche al più atteso di tutti, il giapponese Ryoyu Kobayashi, che resta attorno al 15° posto nella prima e nella terza serie e solo nella seconda si spinge un po’ più avanti con il 5° posto (100 e 63.7). Vagano tra gli alti e i bassi anche il polacco Kamil Stoch, l’austriaco Daniel Huber e il norvegese Robert Johansson, mentre ancora in quota Austria non sfigura Stefan Kraft. Mister 253.5 metri è quarto per due volte e poi tredicesimo.
Giovanni Bresadola, unico italiano di scena, non brilla particolarmente. Nella prima serie è 35° con 88 metri e 33.8 punti, nella seconda 42° con 92 e 39.6, nella terza 77 con 19.1. Non sono andati a saltare in diversi, tra cui spiccano due nomi forti di Norvegia, Johann Andre Forfang e Daniel Andre Tande.
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Foto: LaPresse
