Salto con gli sci

Salto con gli sci, Pechino 2022. Una medaglia sul Large Hill consentirebbe a Kamil Stoch di riscrivere la storia

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Archiviate le competizioni su trampolino piccolo, il salto con gli sci trasloca sul più imponente trampolino grande. Venerdì 11 febbraio è infatti il giorno in cui sarà assegnato il XVI titolo olimpico su Large Hill. Questa competizione è stata inserita nel programma a Cinque cerchi a partire dall’edizione di Innsbruck 1964, affiancandosi a quella originaria su Normal Hill. Con il trascorrere degli anni, l’evoluzione della disciplina ha fatto sì che la prova su trampolino grande diventasse quella principale per appeal e valore tecnico.

Sino a oggi, sono dodici i saltatori capaci di laurearsi campioni olimpici su Large Hill. Ciò significa che nel corso degli anni in tre sono riusciti a ripetersi, come testimoniato dall’albo d’oro.
1964 – ENGAN Toralf (NOR)
1968 – BELOUSOV Vladimir (URS)
1972 – FORTUNA Wojciech (POL)
1976 – SCHNABL Karl (AUT)
1980 – TÖRMÄNEN Jouko (FIN)
1984 – NYKÄNEN Matti (FIN)
1988 – NYKÄNEN Matti (FIN)
1992 – NIEMINEN Toni (FIN)
1994 – WEIßFLOG Jens (GER)
1998 – FUNAKI Kazuyoshi (JPN)
2002 – AMMANN Simon (SUI)
2006 – MORGENSTERN Thomas (AUT)
2010 – AMMANN Simon (SUI)
2014 – STOCH Kamil (POL)
2018 – STOCH Kamil (POL)

Sono invece quaranta gli uomini in grado di salire sul podio in più di un’edizione. Cinque di essi ce l’hanno fatta per due volte, mentre nessuno si è ancora issato a quota tre. Curioso notare come fra i membri del quintetto, il solo Adam Malysz non abbia arpionato almeno un oro.
2 – NYKÄNEN Matti [FIN] (Oro 1984 e 1988)
2 – AMMANN Simon [SUI] (Oro 2002 e 2010)
2 – STOCH Kamil [POL] (Oro 2014 e 2018)
2 – WEIßFLOG Jens [DDR/GER] (Oro 1994; Bronzo 1984)
2 – MALYSZ Adam [POL] (Argento 2002 e 2010)

Salto con gli sci, Olimpiadi Pechino 2022: i favoriti gara per gara. Kobayashi, Geiger, Granerud e Lindvik i più attesi

Volgendo lo sguardo alle nazioni, si notano alcune dinamiche interessanti. In primo luogo la Norvegia, dominante su Normal Hill, qui insegue sia sul fronte dei titoli che delle medaglie complessive. Chi è però la potenza egemone? Di fatto ancora la Finlandia, forte di 4 ori, nonostante sia stata sorpassata alla voce podi totali.
9 (2-4-3) – AUSTRIA
8 (4-2-2) – FINLANDIA
7 (1-2-4) – NORVEGIA
5 (3-2-0) – POLONIA
3 (2-1-0) – SVIZZERA
3 (1-1-1) – GIAPPONE
3 (0-1-2) – GERMANIA EST
2 (1-1-0) – GERMANIA
2 (0-1-1) – CECOSLOVACCHIA
2 (0-0-2) – SLOVENIA {Compresa Jugoslavia}
1 (1-0-0) – URSS
Dunque mai una medaglia per l’Italia, che però ha raccolto risultati migliori rispetto al trampolino piccolo. Il miglior piazzamento mai ottenuto da un azzurro su Large Hill è infatti il 7° posto di Ivan Lunardi ad Albertville 1992.

MONDIALI 2021
Lo scorso anno, a Oberstdorf, la medaglia d’oro iridata venne conquistata dall’austriaco Stefan Kraft, davanti al norvegese Robert Johansson e al tedesco Karl Geiger, rispettivamente argento e bronzo.

STAGIONE 2021-2022
Nella stagione in corso si sono disputate 19 gare individuali su Large Hill in cui si sono imposti otto atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio quindici uomini differenti.

Il saltatore ad aver raccolto più successi è indiscutibilmente Ryoyu Kobayashi, capace di primeggiare in 7 occasioni. Segue Karl Geiger a quota 4, mentre ha ottenuto 3 affermazioni Marius Lindvik. Chiudono con 1 singola vittoria Halvor Egner Granerud, Anze Lanisek, Jan Hörl, Stefan Kraft e Daniel Huber.

L’atleta a vantare più podi nel corrente inverno è invece Geiger, unico ad aver toccato la doppia cifra, essendo arrivato a 10 (4-5-1). Il tedesco è braccato a 9 da Kobayashi (7-2-0). Il giapponese è tallonato dal tandem norvegese composto da Lindvik (3-2-3) e Granerud (1-5-2), entrambi forti di 8 top-three.

Il ruolo di quinta forza spetta ad Anze Lanisek, con 5 (1-3-1), appaiato però da Markus Eisenbichler, a sua volta issatosi a 5 pur senza aver mai vinto (0-1-4). Troviamo poi un ulteriore “gradino” nei valori in campo, perché si scende a quota 3 per Stefan Kraft (1-0-2). Sono 2 i podi di Jan Hörl (1-0-1). Chiudono poi a 1 i vari Daniel Huber (1-0-0), Daniel-Andre Tande (0-1-0), Kamil Stoch (0-0-1), Timi Zajc (0-0-1), Robert Johansson (0-0-1), Lovro Kos (0-0-1), Cene Prevc (0-0-1).

Dunque sinora sul podio delle prove su Large Hill hanno sventolato le bandiere di sei diverse nazioni. Il Paese più blasonato è la Norvegia con 18 (4-8-6), ma la Germania non è lontana, essendo a 15 (4-6-5). Kobayashi fa movimento da solo, poiché il Giappone è terzo con 9 (7-2-0), appena davanti alla Slovenia, la quale mette a referto 8 (1-3-4) top-three. L’Austria sarà l’unica ad aver vinto con tre atleti diversi, ma i podi complessivi sono 6 (3-0-3). Chiude a quota 1 la Polonia (0-0-1).

In casa Italia il miglior risultato è un 28° posto firmato da Giovanni Bresadola a Titisee-Neustadt. Il trentino, unico azzurro impegnato ai Giochi olimpici di Pechino 2022, avrà come ambizione massima proprio quella di guadagnare accesso alla seconda serie. Proprio facile non sarà, ma con un po’ di fortuna si può sperare.

Foto: La Presse

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