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Festival di Sanremo
Sanremo 2022, chi sono i cantanti in gara? (seconda parte)
Non c’è due senza tre. Amadeus torna al comando della nave del Festival di Sanremo con poteri ancora più ampi rispetto alle due precedenti edizioni. Un regolamento mobile, da scrivere e riscrivere in base alle intuizioni del momento, e un cast di cantanti e canzoni che è frutto solo del suo lasciapassare. Quest’anno ha deciso di non affossare il Festival con un cast composto in prevalenza da perfetti sconosciuti ed è stato un successo.
I primi dodici cantanti in gara hanno inchiodato davanti alla tv una media di oltre 11milioni di telespettatori, pari al quasi il 55% di share. Ecco tutto quel che c’è da sapere ora sugli ultimi 13 artisti che si esibiranno questa sera, 2 febbraio, per la seconda attesissima puntata di Sanremo 2022!
SANGIOVANNI
Il primo cantante del team Maria De Filippi a scendere in gara è Sangiovanni, al secolo Giovanni Pietro Damian, secondo classificato nell’ultima edizione del talent show di Canale 5. Nato a Vicenza il 9 gennaio del 2003, è una pupilla di Caterina Caselli. Alla discografica di “Nessuno mi può giudicare” ha già regalato tre hit con numeri da capogiro: “Malibù” (successo certificato da 7 dischi di platino), “Lady” (4 dischi di platino) e “Tutta la notte” (doppio platino). Frasi adolescenziali e sonorità dance caratterizzano la sua canzone per il grande salto di palco, intitolata “Farfalle”.
GIOVANNI TRUPPI
Il primo “Chi?” della serata scatterà per Giovanni Truppi, cantautore nato a Napoli il 21 febbraio del 1981 e a trapiantato a Bologna da qualche anno. Conosciuto solo da pochissimi appassionati di musica emergente indie-rock, punta ad occupare con più efficacia la casella occupata da Fulminacci nello scorso Festival. Per l’EP “5” del 2020 ha collaborato con La Rappresentante di Lista, Calcutta, Brunori Sas e Niccolò Fabi. Le sue canzoni sono state colonna sonora di cinema, teatro e televisione. “Tuo padre, mia madre, Lucia” è il brano autobiografico con cui è pronto ad agguantare il Premio della Critica di questo Sanremo. Lucia è il nome della figlia, “Poesia e civiltà” è il titolo del disco con cui ha strappato un esaltante consenso al quotidiano francese “Le Monde” e “L’avventura” il titolo del memoriale di viaggio con cui ha debuttato in libreria lo scorso anno.
LE VIBRAZIONI
La band de Le Vibrazioni è di ritorno a Sanremo per la quarta volta. Il frontman Francesco Sarcina, ex coach di Amici e ed ex concorrente di Pechino Express, nato a Milano il 30 ottobre del 1976, ha partecipato anche da solista nel 2014, senza però ottenere il successo che ha avuto assieme al suo quartetto con hit come “Dedicate a te” (disco di platino), “Vieni da me” (disco d’oro) e “Dov’è” (disco d’oro). Ora hanno l’arduo compito di rimpiazzare i Maneskin per la quota rock di questo Sanremo. La loro cifra stilistica però è ben lontana dalla trasgressione musicale e scenica della band di Damiano David. La loro canzone, in perfetto equilibrio tra follia e romanticismo, si intitola “Tantissimo” ed è un incalzante invito ad amare se stessi.
EMMA
A differenza dell’amica e collega salentina Alessandra Amoroso, Emma Marrone non si è mai adagiata sugli allori dopo il successo che le ha regalato Maria De Filippi. Bocciatissima dal pubblico estero nell’Eurovision Song Contest e dagli amanti dalle dee dei Sanremo di un tempo, da Anna Oxa ad Antonella Ruggero, passando per Mina e Mietta, capaci di irradiare arte e immortalarsi con prodezze vocali da manuale, tenta di piacersi e piacere di più attraverso un’esecuzione meno urlata e sgraziata. L’intento è lodevole, così come è lodevole il suo rimettersi in gioco e in discussione per la terza volta in gara. Sanremo l’ha vista già vincitrice nel 2012 con “Non è l’inferno” e al secondo posto del 2011 con “Arriverà” assieme ai Modà, ottenendo in entrambi i casi un successo discografico pari al doppio platino. Nata a Firenze il 24 maggio del 1984 da genitori della provincia di Lecce, la pop star dal piglio rock e dal cuore LGBT sfodera una canzone intitolata “Ogni volta è così”, scritta con Dardust e Davide Petrella, con cui invita ad abbandonarsi all’altro senza giudizi e scontri. A dirigere l’orchestra la maestra e amica Francesca Michielin.
MATTEO ROMANO
Matteo “Chi?!?” si chiederanno in tantissimi. Si tratta di Matteo Romano, un giovane cantautore che è in gara dopo aver vinto con il brano “Testa o croce” la competizione pre-Festival di Sanremo Giovani, andata in onda lo scorso dicembre. Classe 2002 e originario di Cuneo, in Piemonte, ha già all’attivo dei singoli di successo. Con “Concedimi” (brano certificato doppio platino), scritto dal giovane cantante durante il lockdown causato dall’attuale pandemia da Covid, è diventato virale su TikTok. Ora ci riprova con “Virale”, il brano che già dal titolo si presenta come una dichiarazione d’intenti.
IVA ZANICCHI
L’aquila di berlusconiana memoria, nata a Ligonchio, in provincia di Reggio Emilia, il 18 gennaio del 1940, è pronta a spiccare l’ennesimo volo tirando fuori dal cassetto una canzone di trent’anni fa e riarrangiata per l’occasione dal maestro Celso Valli. Dimenticate la forte connotazione erotica di Iva Zanicchi, che vanta anche un servizio fotografico per Playboy nel 1978. Il brano che la riporta a Sanremo si intitola “Voglio amarti” e si apre, tra archi e violini, note blues e assoli rock, all’amore. Cantante, conduttrice televisiva, politica, attrice, è un pezzo di storia d’Italia. È la regina indiscussa di questo Festival a cui Orietta Berti ha ceduto la staffetta. Vanta 10 milioni di dischi venduti e un medagliere sanremese da record: 11 partecipazioni e 3 vittorie (1967 “Non pensare a me”, 1969 “Zingara”, 1974 “Ciao cara come stai”). L’ultima canzone l’ha pubblicata due mesi fa (“Lacrime e buio”) ed è una cover in italiano di “Love is a Lie” con cui si misura con un’altra grande voce blues, quella dell’americana Beth Hart.
RETTORE & DITONELLAPIAGA
Un posto per due. Da un lato una leonessa della nostra canzone, dall’altro una cantautrice emergente. Chi è Donatella Rettore lo sappiamo tutti. Una vera diva anni ’80, chiamata a salire sul ring di Sanremo solo altre 4 volte con le seguenti canzoni: “Cappelli sciolti” (‘74), “Carmela” (‘77), “Amore Stella” (‘86) e “Di notte specialmente” (’94). Nello scorso Festival è stata ospite de La Rappresentante di Lista per la serata dedicata alle cover con “Splendido splendente”, la sua super hit più ascoltata su Spotify (oltre 8 milioni di stream) che, assieme alle altre sue vecchie canzoni, le ha permesso di vendere oltre 20 milioni di dischi e oggi di totalizzare 178mila ascolti mensili.
La cantautrice platinata nata a Castelfranco Veneto l’8 luglio del ‘55, sarà affiancata da Ditonellapiaga, alias Margherita Carducci, che è nata a Roma nel 1997 e di ascolti mensili su Spotify ne conta ancora 52mila, sorretti dalle nuove incisioni pre-Festival (il singolo “Non ti perdo mai” e l’album “Camouflage”) e dalla campagna promozionale annessa che è stata indubbiamente un’ottima mossa per sfruttare al massimo l’interesse mediatico del momento. Il brano con cui Ditonellapiaga e Rettore gareggiano si intitola “Chimica” e promette smaliziate scosse di girl power. Riusciranno ad avere almeno la metà del successo di Sabrina Salerno e Jo Squillo in “Siamo donne”?
ELISA
Nata a Trieste il 19 dicembre del 1977, Elisa Toffoli, per tutti semplicemente Elisa, è un’antidiva della canzone ma una delle ultime dee dalla voce fuori dal comune. Torna al Festival di Sanremo a 21 anni di distanza dalla vittoria con “Luce (Tramonti a Nord Est)” firmata anche da Zucchero, e reincisa dai due anche in duetto oltre che da Mango. La nuova canzone si intitola “O forse sei tu”, l’ha scritta assieme a Davide Petrella e incita all’empatia e a restare accanto a chi si ama e ci migliora. Una ballata pop, preceduta dai singoli “Seta” e “A tempo perso”, con cui prova a battere i diretti avversari Mahmood e Blanco per ritentare un successo discografico anche all’estero attraverso l’Eurovision Song Contest. Tra le sue hit più belle anche “Ribini” in duetto proprio con Mahmood.
FABRIZIO MORO
Maledettamente bello e graffiante, Fabrizio Moro torna al Festival di Sanremo dopo averlo già vinto sia nella categoria “Giovani” sia in quella “Big”, rispettivamente con “Pensa” nel 2007 e con “Non mi avete fatto niente” nel 2018 in coppia con Ermal Meta. Al suo settimo Festival, il cantautore nato a Roma il 9 aprile del 1975, il cui vero cognome è Mobrici, sfodera un’appassionata dichiarazione d’amore alle persone importanti nella propria vita. La canzone si intitola “Sei tu” e punta a fare centro con la sua irresistibile vena romantica. Non è un caso che la sua canzone di maggior successo, con cui ha vinto il doppio platino, è “Portami via”.
TANANAI
Come voluto nel regolamento di quest’anno, deciso da Amadeus, Tananai ha ottenendo un posto direttamente tra i Big, grazie al brano “Esagerata” presentato all’ultimo Sanremo Giovani. La nuova incalzante pop song con cui si gioca la carriera è firmata anche da Paolo Antonacci, figlio di Biagio e nipote di Gianni Morandi. Il titolo è “Sesso occasionale”: sembra voler raccogliere il testimone di Aiello con il suo Sesso Ibuprofene, ma in realtà parla di un ragazzo che mette la testa a posto per una ragazza. Sarà veramente la volta buona? Di sicuro Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai, nato a Milano nel 1995, ha tutte le carte in regola per guadagnarsi il supporto di una nutrita fan base, “Le bimbe di Tananai”.
IRAMA
Nello scorso Festival non si esibì per via della positività al Covid. Quindi potrebbe scattare il sostegno del pubblico televisivo, a cui già deve la vittoria ad Amici nel 2018 e quella ad Amici Speciali nel 2020. Questo è il suo quarto Sanremo: il primo fu nel 2016, quando gareggiò tra le nuove proposte con “Cosa resterà”. Nato a Carrara ventisei anni fa, il bel Filippo Maria Fanti in arte Irama è legato indissolubilmente ai suoi orecchini piuma e al suo look eccentrico. Con la sanremese “Genesi del tuo colore” ha vinto il triplo platino, con i tormentoni estivi “Mediterranea”, “Nera” e “Arrogante”, rispettivamente 5, 4 e 3 dischi di platino. “Ovunque sarai” è la sua nuova prova di tenuta commerciale ed è anche il suo ricordo in musica di una persona che non c’è più. Preparate i fazzoletti.
AKA 7EVEN
La quota De Filippi a Sanremo si allarga con Luca Marzano, ovvero Aka 7even. Il rapper e cantautore si è rivelato il secondo hit maker dell’ultima edizione di Amici. Nato a Vico Equense, nel napoletano, il 23 ottobre del 2000, è reduce da un’annata che lo ha visto vincere il titolo di “Miglior artista italiano” all’MTV Europe Music Awards. Con “Mi manchi” e “Loca” e ha messo in luce la sua doppia personalità pop, quella più romantica e quella più audace, tra ritmi tropicali e frasi piccanti. Per il suo primo Sanremo invece scivola su tonalità rock con una power ballad uptempo intitolata “Perfetta così”.
HIGHSNOB & HU
La scommessa di Amadeus per questo Festival porta il nome di Highsnob e di Hu. Lui è Michele Matera, rapper spezzino d’azione ma nato ad Avellino, lei è Federica Ferracuti, cantautrice, produttrice e polistrumentista marchigiana che aveva già tentato l’accesso al Festival da solista attraverso AmaSanremo. In occasione del loro primo e forse ultimo Sanremo si fondono per un duetto tutto inedito. “Abbi cura di te” parla delle conseguenze della fine di una relazione.
Di Ugo Stomeo
Foto Shutterstock