Sci alpino, Alex Vinatzer: “Con nevi diverse impiego una manche per prendere ritmo”. Gross: “Non riesco a dare il 100%”

Il quart’ultimo appuntamento della stagione di Coppa del Mondo tra i pali snodabili premia il norvegese Henrik Kristoffersen, vincitore sull’ostico pendio salato di Garmisch-Partenkirchen. Centrano il podio lo svizzero Loic Meillard, secondo a +0”14 e l’austriaco Manuel Feller (+0”51), mentre l’azzurro Alex Vinatzer rimonta dalla ventitreesima alla settima piazza ed è il migliore della truppa azzurra.

Queste le dichiarazioni del gardenese al parco chiuso: “Non credevo di restare davanti così a lungo, poi è uscito anche il sole e quindi pensavo che mi andassero davanti più atleti. Comunque questa seconda manche mi dà fiducia per la gara di domani. E’ successo tante volte, quest’anno, che quando ci sono due tipi di neve ci metto una manche per prendere il ritmo giusto. Non va bene, ma ci stiamo lavorando. Tutto sommato una buona prova di squadra”.

“Una discreta prova – gli fa eco Stefano Gross, al miglior risultato della stagione (11°) – ancora non riesco a dare il 100%, come faccio in allenamento, ma il risultato mi dà fiducia per domani e spero di riuscire a mettere in campo tutto quello che so fare”. Ricordiamo che Gross è chiamato a macinare punti per rientrare tra i migliori trenta della startlist ed ambire a un posto nelle finali di Courchevel-Meribel.

Meno soddisfatti Tommaso Sala e Giuliano Razzoli, rispettivamente quattordicesimo e ventunesimo: “Sono partito all’attacco e ho sbagliato subito – racconta Sala – poi è venuta fuori una discreta manche. Non vuole essere una scusante, ma fra la prima e la seconda mi sono bloccato con la schiena. lavorerò con il fisioterapista per essere a posto domani”.

“Non c’è stato feeling con la neve, non riuscivo a sciare in modo ottimale – dichiara invece il “Razzo” – non sono soddisfatto: questo cambio di neve mi ha trovato un po’ impreparato. Dovrò cambiare qualcosa per domani”. Si torna in pista tra 24 ore per un altro appuntamento nella medesima disciplina.

Foto: Lapresse