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Sci alpino, chi vincerà la lotteria dello slalom? Sei vincitori diversi quest’anno, Vinatzer e Razzoli ci provano

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Il programma dello sci alpino a questi Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022 ha spesso regalato gare indecifrabili ma, senza pericolo di smentite, la più complicata da prevedere appare lo slalom maschile che si disputerà nella giornata di domani (prima manche fissata per le ore 3.15 italiane e seconda alle ore 6.45).

Per quale motivo ci attendiamo una “gara pazza” ? Non tanto per lo slalom in sé, che per la propria conformazione propone agli atleti rischi metro dopo metro, porta dopo porta, quanto perchè il novero dei candidati alla medaglia d’oro è corposo. Anzi corposissimo.

E, dopotutto, non potrebbe essere altrimenti dopo una stagione che ha visto ben sei vincitori diversi in Coppa del Mondo. Abbiamo visto il successo del francese Clement Noel in Val d’Isere, quindi il norvegese Sebastian Foss Solevåg a Madonna di Campiglio, il suo connazionale Lucas Braathen a Wengen, quindi l’austriaco Johannes Strolz ad Adelboden, il britannico Dave Ryding a Kitzbuehel, senza dimenticare Linus Strasser nell’ultimo appuntamento pre-Giochi di Schladming.

Uno scenario che ci propone, come detto, uno slalom completamente impronosticabile. Il classico “lancio di moneta”, anche perchè al novero dei sei vincitori dovremo aggiungere nomi del calibro del norvegese Henrik Kristoffersen, gli austriaci Manuel Feller (solita “mina vagante” con il suo modo di sciare a “tutta”) e Michael Matt, quindi gli svizzeri Daniel Yule e Ramon Zenhaeusern (anche se entrambi reduci da una stagione particolarmente complicata), il francese Alexis Pinturault a caccia di rivincite, lo svedese Kristoffer Jakobsen e, non ultimi, i nostri Alex Vinatzer e Giuliano Razzoli.

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Inutile nascondersi dietro ad un dito. In uno slalom nel quale nessuno parte pronto a dominare la scena, anche i nostri due alfieri (non ce ne voglia Tommaso Sala) partiranno con il chiaro intento di stupire. In questa Coppa del Mondo i due azzurri spesso hanno saputo correre al meglio solamente una delle due manche a loro disposizione, per cui se proprio nella grande occasione arrivasse la gara impeccabile nessuno potrebbe stupirsene.

L’emiliano, come tutti ben sappiamo, ha centrato l’oro a Vancouver 2010, quindi sa benissimo come si fa a vincere anche a queste altitudini, mentre l’altoatesino, un talento purissimo spesso poco costante, dovrà dimostrare che tutto quello che si dice su di lui non è solo inchiostro lasciato sulla carta. Ad ogni modo, sarà una battaglia meravigliosa tra i rapid gates, per uno spettacolo davvero tutto da vivere. Chi si metterà al collo la medaglia d’oro con i Cinque Cerchi?

Foto: Lapresse

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