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Sci Alpino

Sci alpino, Federica Brignone ed Elena Curtoni steccano il superG. Lara Gut-Behrami campionessa olimpica

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Fa festa la Svizzera e piange l’Italia nel superG femminile delle Olimpiadi di Pechino 2022. Lara Gut-Behrami si mette al collo la prima medaglia d’oro olimpica della carriera e regala anche il primo titolo alla Nazione in questa specialità. La nativa di Sorengo era considerata la principale favorita e non ha deluso le aspettative su un tracciato molto semplice, senza alcuna vera difficolta e anche abbastanza breve (1’13”51 il miglior tempo).

Gut ha fatto la differenza nella parte alta, dove nessuna ha saputo tenere le sue linee. Sempre molto stretta sui pali, poche curve e molta velocità da portarsi dietro per la parte finale di puro scorrimento, nella quale l’elvetica ha perso qualche decimo nei confronti di alcune avversarie.

Tra queste c’è l’austriaca Mirjam Puchner, che si prende la medaglia d’argento, chiudendo al secondo posto a 23 centesimi dalla vetta della classifica, grazie ad un’ottima parte finale. La Svizzera piazza anche la doppietta sul podio, visto che al terzo posto ha concluso Michelle Gisin, che ha accusato 30 centesimi di ritardo dalla connazionale.

Sfuma il bronzo per pochissimi centesimi per l’austriaca Tamara Tippler, quarta a 33 centesimi da Gut-Behrami e davanti alla ceca Ester Ledecka (+0.43) ed alla norvegese Ragnhild Mowinckel (+0.58).

Le noti dolente sono tutte in casa Italia. Il superG aveva visto un dominio azzurro in questa stagione (sei vittorie su sette in Coppa del Mondo), ma le nostre portacolori non si sono mai trovate su un tracciato davvero molto semplice e poco tecnico. Alla fine la migliore è stata Federica Brignone, settima a 66 centesimi, con la valdostana che non ha commesso errori evidenti a parte una piccola, ma probabilmente fatale, imprecisione prima del salto.

Elena Curtoni ha chiuso al decimo posto ad 83 centesimi da Gut-Behrami ed anche lei non è mai riuscita a trovare il feeling giusto con questo tracciato. In mezzo alle due azzurre ci sono l’austriaca Cornelia Huetter (+0.68) e Mikaela Shiffrin (+0.79).

Più indietro le altre azzurre: Marta Bassino (+1.57) e Francesca Marsaglia (+2.10). Sorge il dubbio sulla mancata decisione da parte dei tecnici azzurri di non puntare su Nicol Delago, che avrebbe potuto trovarsi davvero al meglio su questo tipo di pendio e tracciato.

Foto: LaPresse

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