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Sci alpino, il fisioterapista dell’Italia su Sofia Goggia: “È all’80%, può vincere l’oro olimpico!”

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Il 15 febbraio sarà il gran giorno della discesa femminile a Pechino (Cina), sede delle Olimpiadi Invernali. Sulle nevi di Yanqing Sofia Goggia tenterà l’impresa: difendere il suo titolo a Cinque Cerchi conquistato quattro anni fa a PyeongChang.

Una situazione complessa: la paurosa caduta di Cortina ha complicato non poco le cose alla fuoriclasse bergamasca, costretta a dover affrontare un infortunio di non poco conto (trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea) e a sottoporsi a un allenamento molto impegnativo per essere in condizione accettabile in vista dell’appuntamento olimpico.

Sembrava impossibile e invece Sofia con grande forza di volontà è partita per Pechino. Negli ultimi giorni la situazione è migliorata e la prova cronometrata di discesa, unica a essere stata disputata finora, ha confortato non poco l’azzurra che al termine ha tirato un gran sospiro di sollievo.

Sci alpino, come sta Sofia Goggia. Non ha dolore o paure. Forma non al top, ma…

Si spera che quest’oggi un’altra prova cronometrata possa disputarsi, visto che il meteo ha impedito la disputa della seconda. Ne ha bisogno Goggia per maturare esperienza su questo tracciato e avere sempre più sicurezze. In questo senso, ha fornito un parere interessante alla Gazzetta dello Sport Gigi Devizzi, Fisioterapista e osteopata del gruppo élite della nazionale femminile, con una grande esperienza nella squadre della FISI.

Sofia è al 70-80 per cento della condizione. E all’80 per cento della condizione può vincere l’oro olimpico. Sono ottimista, anche se bisogna ancora fare i conti con i tempi fisiologici di recupero. C’è da dire però che in questi giorni i progressi fatti da Sofia sono stati davvero importanti. Appena arrivata la trattavo anche quattro volte al giorno, la prima alle 6.30 nell’hospitality prima di prendere la seggiovia e salire sulla pista di allenamento. Negli ultimi giorni abbiamo fatto un paio di semplici controlli globali al giorno. i tessuti hanno reagito bene. Mi ha anche detto che non sente più dolore quando cammina, e questo è un passaggio importante. Qualche giorno fa se nel movimento incontrava qualche ostacolo le faceva male, adesso non più“, le considerazioni di Devizzi.

La scivolata che c’era stata in superG aveva fatto suonare un campanello d’allarme in Cina, ma per fortuna non ha compromesso le condizioni dell’atleta. Sarà poi fondamentale, a detta del fisioterapista nostrano, che le condizioni atmosferiche non siano problematiche: “Importante il meteo, perché una buona visibilità contribuirebbe a darle quelle sicurezze di cui ha bisogno“.

Foto: LaPresse

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