Sci Alpino

Sci alpino, Innerhofer decimo in combinata. Bilancio olimpico negativo: “Anche ai migliori capita di uscire due volte”

Pubblicato

il

La combinata maschile dei Giochi invernali regala allo sci alpino una pagina di storia grazie al trionfo di Johannes Strolz. L’austriaco emula il risultato ottenuto dal padre Hubert a Calgary 1988 grazie ad una manche di slalom eccezionale che gli consente di primeggiare sul norvegese Aleksander Aamodt Kilde e sul canadese James Crawford, vera sorpresa di giornata.

L’Italia si consola con la decima posizione di Christof Innerhofer, unico azzurro al via. Il trentasettenne originario di Brunico cala il sipario su una manifestazione olimpica insufficiente, non certo per la posizione odierna bensì a causa della doppia uscita nelle gare veloci.

Queste le parole dell’azzurro al parco chiuso: “A me piace fare slalom in allenamento, però in gara mi manca la confidenza di buttare giù le punte, così becco qualche centesimo ad ogni porta. È sempre difficile racconta ai microfoni FISIho fatto anche la discesa, non ho mai paura di tirarmi indietro perché non ho paura di perdere. Sciare è la mia passione, quindi dico se ho la possibilità di far la combinata perché non farla? Anche se sono uscito due gare di fila, e all’Olimpiade fa male, può succedere, è successo a tanti anche ai migliori”.

Sci alpino, Johannes Strolz campione olimpico nella combinata come il padre Hubert 34 anni fa!

Difficile scacciare la delusione dopo una rassegna sotto le aspettative: “Capita arrivare decimo all’Olimpiade e uscire è la stessa cosa. Spiace per la discesa, perché vedevo anche qualche possibilità di medaglia; invece, nel superg era già più difficile, mentre in combinata era impossibile. Riesco ancora a fare delle curve veloci, l’ho dimostrato a Wengen e a Kitzbuhel e anche nella prima prova qui. Questo mi dà motivazione e fiducia per continuare, perché posso fare ancora bene”.

Inner comunque non si abbatte e spiega che le motivazioni per continuare a gareggiare non mancano: “Mi sento un atleta fortunatissimo, che ha potuto fare quattro Olimpiadi, tante medaglie e spero di poter continuare e a vivere questa passione ancora per un po’ di anni. Sarà sempre più difficile vincere, ne son consapevole, ma a me interessa molto anche divertirmi con l’obiettivo sempre di vincere o salire sul podio. Apprezzo di essere ancora qui alla mia età a dimostrare qualcosa”.

Foto: Lapresse

Exit mobile version