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Sci alpino, Johannes Strolz dopo l’oro in combinata: “Sono l’esempio che non bisogna mai mollare”

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Meno di ventiquattro ore fa Johannes Strolz ha vinto la combinata alle Olimpiadi Invernali di Pechino emulando l’impresa del padre Hubert che fu oro a Calgary 1988 nella medesima specialità. Il ventinovenne originario di Bludenz era finito ai margini del Wunderteam prima di rientrare prepotentemente il lizza per le convocazioni olimpiche dopo il successo in slalom a Wengen.

Per la prima volta nella storia degli sport invernali (individuali) un atleta riesce a trionfare nella stessa disciplina del genitore: “Conoscete la storia di mio padre – racconta a Olympics.com – significa molto per me. Sono così grato per il supporto ricevuto da tante persone. Prima di tutto devo ringraziare tutta la mia famiglia. Hanno sempre creduto in me e questo è un sogno che si avvera, ottenere la stessa medaglia d’oro di mio padre”.

“Quando ci penso, tutte le foto e la medaglia d’oro di mio padre, è difficile per me non piangere. È solo un sogno che si avveraprosegue Finalmente tutti i sacrifici e il duro lavoro sono stati ripagati. Penso di essere un buon esempio di non mollare mai. Se credi in te stesso devi cogliere l’occasione e andare avanti”.

Sci alpino, l’incredibile storia di Johannes Strolz. Papà Hubert vinse l’oro olimpico 34 anni fa, lui è stato l’ultimo?

Infine una riflessione sui difficili mesi passati in cui faticava a trovare spazio nel circuito di Coppa del Mondo: “Significa il mondo per me perché non ero più nella squadra la scorsa estate, e sono tornato nella squadra, ho ricevuto di nuovo il pieno supporto”.

Foto: Lapresse

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