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Sci alpino, Kjetil Jansrud senza freni sul responsabile di gara dopo l’interruzione della prova: “Waldner è un dittatore”

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La cancellazione della terza prova cronometrata di sci alpino ha fatto infuriare parecchi discesisti, risentiti con la direzione gara a causa della gestione del trial odierno. L’allenamento era di fondamentale importanza per prendere le misure del pendio olimpico, che rappresenta uno scenario inedito nel circus.

Tra i tanti che non hanno lesinato critiche il più duro è stato Kjetil Jansrud, plurimedagliato olimpico e mondiale e fautore di un recupero fisico straordinario dopo la rottura del crociato di due mesi fa. Lo scandinavo si è sfogato al parco chiuso definendo il direttore di gara Markus Waldner un dittatore.

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“C’è stato un caos totale con il flusso di informazioni – ha raccontato il norvegese – Markus ha seguito una linea dittatoriale, senza informazioni. È molto difficile essere un atleta in partenza e non avere idea di cosa sta succedendo”.

Parte del malanimo è dovuto al fatto che tre rivali di spessore come il connazionale Aleksander Aamodt Kilde, l’austriaco Matthias Mayer e l’azzurro Christof Innerhofer abbiano ricevuto il via libera prima dello stop: “C’è una grande differenza tra coloro che hanno avuto la possibilità di disputare una terza discesa e quelli che non l’hanno avuta. Come collettivo siamo stati derubati dell’opportunità di fare un po’ di pratica e il modo in cui è stato gestito il tutto è problematico”.

Foto: LaPresse

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