Sci Alpino

Sci alpino, Luca De Aliprandini a 4 decimi dalla medaglia in gigante: serve la seconda manche della vita per sperare

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A cinque decimi dalla medaglia d’oro, a quattro dal podio. Luca De Aliprandini riparte da questo distacco nella seconda manche del gigante delle Olimpiadi di Pechino 2022, con l’obiettivo di rimontare e provare a salire per la prima volta in carriera sul podio olimpico. L’azzurro ha chiuso al sesto posto a metà gara al termine di una prestazione con qualche sbavatura di troppo, che gli è costata centesimi preziosi.

Il rimpianto è soprattutto l’intraversata sul finale, che è costata al nativo di Cles almeno due decimi. Senza quella imprecisione De Aliprandini sarebbe ancora più vicino al gruppo di testa e davvero la lotta per un posto sul podio sarebbe ancora più serrata. Questo non significa assolutamente che Luca sia fuori dai giochi per le medaglie, ma è chiaro che servirà una seconda manche ai limiti della perfezione.

L’argento iridata in carica deve attaccare a tutta e cercare di realizzare la manche di una vita. E’ ovviamente fondamentale arrivare al traguardo e trovarsi in testa, magari anche con un buon margine, per mettere pressione agli avversari. De Aliprandini ha raggiunto una certa consapevolezza in questa stagione e a volte ha sciato anche ai livelli del fenomeno Odermatt, unico a restare vicino allo svizzero. Servirà lo stesso atteggiamento mostrato in questa stagione in Alta Badia, dove ha raccolto il suo primo podio della carriera. Grinta e cattiveria non mancano certamente all’azzurro.

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Sono cinque gli avversari davanti a De Aliprandini, tanti ma nemmeno tantissimi. La rimonta è assolutamente fattibile, anche perchè alcuni di questi, il francese Favrot e l’austriaco Brennsteiner, potrebbero sentire un po’ la pressione di trovarsi in una posizione non sempre consona a loro in Coppa del Mondo, ben sapendo di essere alle Olimpiadi. Il norvegese Kristoffersen ed il francese Faivre hanno tanta esperienza, ma a volte regalano molto, mentre chi sembra ancora il super favorito è Odermatt, anche se non ha ancora mai vinto un oro alle Olimpiadi. Tutto è possibile in una seconda manche davvero da brividi.

Foto: Lapresse

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