Sci Alpino
Sci alpino, Marco Odermatt doma un super Kranjec ed è oro olimpico in gigante. Fuori Luca De Aliprandini
Marco Odermatt si mette al collo quella medaglia d’oro tanto cercata in queste Olimpiadi di Pechino 2022. Nella sua gara lo svizzero non ha tradito le attese, trionfando in gigante dopo una seconda manche emozionante che lo ha visto battagliare fino all’ultima porta con un incredibile Zan Kranjec. Per la Svizzera si tratta del secondo titolo olimpico in questa edizione dopo l’oro in discesa vinto da Beat Feuz, mentre l’ultima vittoria in gigante alle Olimpiadi risale al successo di Carlo Janka a Vancouver nel 2010.
Come detto è stata una seconda manche davvero ricca di colpi di scena. Odermatt alla fine ha resistito su un tracciato comunque rovinato per le non facili condizioni del meteo (nevicava), imponendosi per 19 centesimi su un clamoroso Kranjec. Lo sloveno si è reso protagonista di un vero e proprio capolavoro, con una rimonta pazzesca dall’ottava posizione fino alla medaglia d’argento, la terza di sempre per la Slovenia nello sci alpino maschile.
Distacchi abissali già dal terzo posto con medaglia di bronzo per il francese Mathieu Faivre, che ha comunque difeso il podio nella seconda manche, ma chiudendo con un distacco di 1.34 dal vincitore. Anche l’americano River Radamus rimonta, ma si ferma al quarto posto (+1.60), precedendo i francesi Thibaut Favrot ed Alexis Pinturault, entrambi quinti a pari merito con 1.69 di ritardo.
Settima posizione per lo svizzero Gino Caviezel (+1.85), che ha preceduto il norvegese Henrik Kristoffersen (+1.90), scivolato dal terzo all’ottavo posto. Semplicemente incredibile il risultato dell’andorrano Joan Verdu (+1.93), che chiude al nono posto, realizzando anche il terzo miglior crono nella seconda manche. E’ il miglior risultato di sempre per Andorra alle Olimpiadi nello sci alpino e potrebbe anche essere un nome nuovo da seguire in futuro in Coppa del Mondo. Completa la Top-10 il croato Filip Zubcic (+2.74).
Purtroppo la seconda manche di Luca De Aliprandini è durata cinque porte. Il nativo di Cles ha provato subito ad attaccare, ma è finito lungo e poi ha inforcato anche una porta. Tra i migliori della prima mance da sottolineare anche la caduta dell’austriaco Stefan Brennsteiner, che era secondo a metà gara e si stava per avvicinare alla medaglia nella seconda.
Prossimo appuntamento per gli uomini il 16 febbraio con lo slalom. E’ anche l’ultima occasione per l’Italia di fare una medaglia nel settore maschile. Al via un trio che promette bene composto da Alex Vinatzer, Giuliano Razzoli e Tommaso Sala. Può davvero succedere di tutto tra i rapid gates.
Foto: LaPresse