Sci Alpino
Sci alpino, Mattia Casse risponde a Marsaglia: “È un amico. Tradito lo spirito olimpico”
Matteo Marsaglia ha aperto un enorme vaso di pandora in seno alla Nazionale Italiana di sci alpino maschile alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. L’azzurro ha infatti dichiarato che il direttore sportivo Massimo Rinaldi gli ha chiesto di fingere un infortunio per poter fare gareggiare Mattia Casse nel superG. Il tecnico ha smentito il racconto, ma chiaramente la polemica è divampata. Va ricordato che Mattia Casse era stato originariamente non convocato per i Giochi, poi era stato chiamato in corsa per andare in Cina sperando in una ricollocazione dovuta a una rinuncia di altre Nazioni.
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Lo stesso Mattia Casse è intervenuto in merito sui suoi profili social: “Matteo non è solo un compagno di squadra, ma è un caro amico: è a Pechino per gareggiare ed ha il sacrosanto diritto di sfruttare la sua convocazione. Sono arrivato in Cina sperando di riuscire a recuperare una quota dalla ri-allocazione tra stati; in cuor mio, confidavo nell’annullamento delle gare di Dubai, Kolasin e Malbun che, non è un segreto, sono state organizzate per perseguire scopi diversi da quello sportivo. Come me altri atleti che dedicano la loro vita a perseguire il sogno olimpico, sono rimasti esclusi a causa di pass olimpici assegnati “in questo modo”. Mi auguro davvero che questa ingiustizia non si ripeterà, per rispetto degli atleti e dello sport”.
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Casse non ha potuto assaggiare la neve di Yanqing, mentre Marsaglia ha concluso il superG fuori dalla top-15. Di sicuro il clima è tutt’altro che sereno dopo le due prove veloci che non hanno portato medaglie alla spedizione tricolore. Una vicenda che ha anche rischiato di mettere attrito tra due grandi amici e non solo: Marsaglia sarà il testimone di nozze di Casse. Il laziale ha confermato la sua versione ai microfoni della Rai dopo il superG odierno.
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Foto: Lapresse