Sci Alpino
Sci alpino, pagelle combinata: Brignone, il trionfo della polivalenza. La premonizione di Mikaela Shiffrin
PAGELLE COMBINATA ALPINA DONNE OLIMPIADI 2022
Federica Brignone, 8.5: questo bronzo è il giusto premio alla carriera. Una campionessa che ha sempre creduto nella polivalenza, anche quando, come all’inizio degli anni ’10, in Italia sembrava un tabù e regnava una specializzazione esasperata. La valdostana ha aperto orizzonti sconosciuti, è stata una vera e propria pioniera di un nuovo modo di pensare ed approcciare questo sport. In Coppa del Mondo ha vinto ben cinque gare di combinata, quattro delle quali a Crans Montana. Si meritava un sigillo in questa competizione anche in un grande evento. La fortuna le ha dato una mano enorme con l’uscita di Mikaela Shiffrin, ma fa parte del gioco. Viene premiata dalla solidità mostrata sia in discesa sia in slalom. Chiaramente le svizzere erano decisamente fuori portata, perché troppo superiori tra i pali stretti.
Mikaela Shiffrin, 4: fuori in gigante, slalom e combinata, tre gare in cui puntava all’oro. E dire che, nell’arco della sua carriera, le uscite sono sempre state rarissime. Le sue parole alla vigilia dei Giochi, a posteriori, sembravano l’annuncio di una premonizione nefasta: “Vincere alle Olimpiadi non è mai facile, né va dato per scontato“. Non ha mai trovato il giusto feeling né con le piste né, soprattutto, con la neve cinese. Va detto che, nonostante sia in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo, in questa stagione non si è mai vista una Shiffrin dominante in nessuna specialità. L’americana è scoppiata in lacrime a bordo pista, battendo i denti per il gran gelo: una scena toccante, di grande tenerezza.
Michelle Gisin, 10: è la combinatista più forte, c’è poco da fare. Conferma l’oro di PyeongChang 2018, in slalom rifila più di un secondo alla compagna Wendy Holdener e più di due a Federica Brignone. Vittoria meritatissima. L’elvetica va forte in tutte le specialità, anche in gigante. Sinora le è mancata la continuità per poter ambire ad una Coppa del Mondo generale, ma chissà che non possa provarci in futuro.
Wendy Holdener, 8: è l’eterna piazzata, trova sempre qualcuna più brava di lei. Comunque raramente stecca il grande appuntamento. Avercene…
Ester Ledecka, 7: l’eclettica ceca ottiene un decoroso quarto posto. In slalom paga ben 3″64 da Gisin, ma non ha sfigurato per nulla, lei che è una velocista pura, nonché bi-campionessa olimpica del PGS di snowboard…
Katharina Huber, 6,5: una delle poche slalomiste in gara. In discesa mostra di non essere a suo agio, poi tra i rapid gates firma il secondo tempo di manche e strappa una preziosa top5.
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Marta Bassino, 5: non avrebbe battuto Federica Brignone, ma una top5 era assolutamente alla portata. L’uscita in slalom non fa bene al morale, ma deve assolutamente ricaricarsi in vista di un Team Event dove l’Italia può fare bene, a patto che sia approcciato nel modo giusto.
Nicol Delago, 5: fuori in slalom, ma ha disputato la combinata per fare numero, essendo una discesista pura. Eppure qualcosa di buono l’ha mostrata anche tra i pali stretti: ci si può lavorare, ammesso che ne valga davvero la pena.
Elena Curtoni, 5: subito fuori in discesa. Ha disputato una buona Olimpiade, le è mancato l’acuto ed ha pagato un tracciato del superG indigesto.
Foto: Lapresse