Sci Alpino

Sci alpino, pagelle slalom: Noel superiore, le lacune di Vinatzer. Razzoli porta a farsi delle domande

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PAGELLE SLALOM SCI ALPINO OLIMPIADI 2022

Clement Noel, 10: aveva iniziato la stagione dominando in Val d’Isere, poi era entrato in crisi con tre uscite consecutive ed altre tre gare concluse fuori dalla top7. Al momento giusto si ritrova e realizza una manche capolavoro, rimontando dalla sesta alla prima posizione. Quando il francese scia così, è imbattibile: ha una classe che gli avversari non possono avvicinare. A 24 anni vanta già un oro olimpico e 9 successi in Coppa del Mondo. Può aprire un ciclo.

Alex Vinatzer, 3: esce una volta su due. Quest’anno, su otto gare disputate tra Coppa del Mondo ed Olimpiadi, ne ha portate a termine solo la metà. Non è chiaramente sfortuna, ma indice di lacune tecniche purtroppo ben evidenti. La sciata dell’azzurro non è solida. Riesce a tratti a sviluppare velocità irresistibili (forse anche migliori di quelle di Noel…), ma tiene una posizione troppo arretrata, tende ad inclinarsi, non è stabile. Purtroppo non ha compiuto passi avanti dai suoi esordi nel circuito maggiore ed il fatto che sinora abbia conseguito appena due top3, senza mai vincere, la dice lunga su come sia distante anni luce dal vertice mondiale. Sciare bene solo per qualche spezzone di manche non porta da nessuna parte. E’ comunque l’unico giovane veramente valido che abbiamo in slalom: riusciremo a valorizzarlo verso Milano-Cortina 2026 o sarà l’ennesima occasione persa?

Giuliano Razzoli, 7,5: prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo nella seconda manche, alla fine chiude ottavo a soli 26 centesimi dal podio. Deve rimpiangere una prima discesa in cui è stato troppo guardingo sul muro finale, dove ha lasciato almeno mezzo secondo. E’ l’ultimo uomo ad aver vinto un oro olimpico per l’Italia alle Olimpiadi Invernali (a Vancouver 2010…) ed a 37 anni è ancora il miglior azzurro tra i rapid gates. Qualcuno dovrebbe porsi delle domande e provare a trovare delle soluzioni…

Tommaso Sala, 7: illude nella prima frazione, chiusa a soli 0.45 dalla vetta. Fa più fatica con il tracciato più filante della seconda manche, ma l’11° posto resta un buon risultato per un ragazzo cresciuto a dismisura quest’anno e miratosi la convocazione (molto più di altri…).

Johannes Strolz, 8: a fine dicembre non era nessuno a 29 anni. Poi ha vinto ad Adelboden, si è laureato campione olimpico in combinata ed oggi porta a casa l’argento in slalom. Come svoltare una carriera in poco più di un mese…

Sebastian Foss-Solevaag, 7,5: ama questo tipo di nevi e, con la consueta solidità, strappa un bronzo comunque prezioso dopo aver vinto l’oro ai Mondiali 2021.

Henrik Kristoffersen, 7: il migliore sul piano iniziale, ma sul muro si pianta e deve rimpiangere il podio per soli 9 centesimi

Loic Meillard, 7: chiude quinto ad un decimo dal bronzo. Questo svizzero ha talento, ma gli manca sempre il centesimo per fare l’euro.

Daniel Yule, 7: recupera dalla 13ma alla sesta posizione grazie al secondo crono nella discesa conclusiva. La medaglia non era distante.

Foto: Lapresse

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