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Sci alpino, resta solo lo slalom all’Italia maschile per evitare un nuovo flop come a PyeongChang 2018

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L’Italia dello sci alpino maschile sta deludendo alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Oggi si conclude la prima settimana di gare e purtroppo la nostra Nazionale è ancora a secco di medaglie. Si puntava tantissimo su due carte come Dominik Paris e Luca De Aliprandini, ma non sono arrivate gioie: l’altoatesino si è dovuto accontentare del sesto posto in discesa libera e in superG non è andato oltre la 21ma piazza; il trentino è uscito nelle battute iniziali della seconda manche di gigante, dopo aver chiuso la prima in sesta posizione a 49 centesimi di ritardo dal leader.

In combinata poco ha potuto Christof Innerhofer e allora resta soltanto lo slalom per evitare un nuovo flop, per evitare di ripetere il sonante “zero” nel medagliere come era già successo a PyeongChang 2018. L’Italia maschile deve puntare tutto sulla gara tra i pali stretti per cercare di salire sul podio a cinque cerchi e si affiderà sostanzialmente a due atleti: Alex Vinatzer e Giuliano Razzoli. In questa stagione l’altoatesino è stato quarto a Madonna di Campiglio e quinto a Schladming, ma ha collezionato anche due uscite e non sale sul podio in Coppa del Mondo dal 22 dicembre 2020 (terzo a Campiglio).

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L’emiliano, invece, vanta il terzo posto di Wengen (quando tornò sul podio di Coppa del Mondo dopo sei anni di digiuno) ma poi è uscito a Kitzbuehel e Schladming. Giuliano Razzoli è comunque il Campione Olimpico di Vancouver 2010, è in grande forma e ha la giusta esperienza per fare saltare il banco nell’appuntamento più importante dell’anno. Ricordiamo che le ultime medaglie dell’Italia nello sci alpino maschile alle Olimpiadi sono state conquistate da Christof Innerhofer a Sochi 2014 (argento in discesa, bronzo in supercombinata).

Foto: Lapresse

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