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Sci di fondo, buoni segnali per Francesco De Fabiani in vista della Team Sprint e anche per la staffetta

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Francesco De Fabiani c’è, e lo fa capire con l’ottavo posto nella gara skiathlon raccolto proprio poche decine di minuti fa. Buono l’impatto con le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, ma non dev’essere visto, questo risultato, come una sorpresa in senso assoluto per la seconda punta della spedizione azzurra.

Il ventottenne nativo di Aosta si è ben comportato, senza mai forzare: non ha seguito Bolshunov e Niskanen, è rimasto prima col gruppo dei terzi e poi con quello dei sesti, per ritrovarsi infine in lotta per il quinto posto. Nel finale ha ceduto qualcosa, ma ciò non toglie che questa sia stata una competizione nella quale si è riuscito a difendere con capacità importanti. E, del resto, anche la Coppa del Mondo aveva dato segnali utili: a volte le gare erano buone a intermittenza, ma si vedeva che la strada era quella giusta.

Segnali, i suoi, che possono tornare utilissimi per il futuro. Un futuro del quale, in fondo, De Fabiani aveva già parlato alla vigilia di questa gara: si era riservato di decidere per la sprint individuale dopo lo sforzo odierno. Certo è che, se riesce a mantenere questa forma, le conseguenze principali sono due.

Sci di fondo, Bolshunov e Spitsov firmano la doppietta russa nello skiathlon olimpico. De Fabiani lotta e chiude 8°, crolla Klaebo

La prima è che, nella team sprint, Federico Pellegrino si ritroverebbe con un compagno già ben rodato, anche se non sempre De Fabiani riesce a tenere il passo dei migliori quando il gioco si fa duro; nei momenti in cui ci riesce, però, offre pesantissime carte a disposizione del poliziotto di Nus. Quest’anno, vale la pena ricordarlo, di gara del genere se n’è disputata una sola, il che rende quantomeno difficile indicare con precisione i valori in campo.

La seconda è legata alla staffetta. Una gara, questa, in cui l’Italia non vince medaglie dal 2006, quando arrivò una medaglia d’oro tra le più celebrate e storiche dell’olimpismo italiano, perché ottenuta a Pechino e perché Cristian Zorzi s’inventò una gara come pochi gli avrebbero pronosticato. In tempi difficili per l’Italia, De Fabiani con la staffetta ha ottenuto un unico podio in Coppa del Mondo. Ora è chiaro che l’obiettivo, nella 4×10, difficilmente potrà essere quello della medaglia, dove sono tanti i Paesi con forze in campo ben superiori a quelle azzurre. Conforta, però, che si possa puntare a disputare una gara dignitosa.

Foto Elvis/Pentaphoto

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