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Sci di fondo, Federico Pellegrino: “La pista mi piace, dovrò leggere nel migliore dei modi le fasi delle gara”

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La giornata di martedì 8 febbraio è segnata con il classico circoletto rosso sul calendario dei Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022. Dalle ore 9.00 italiane, infatti, inizieranno le fasi eliminatorie della gara femminile sprint in tecnica libera, mentre alle ore 9.50 toccherà alla prova maschile.

La pattuglia italiana, come sempre, parte con grandi speranze in questa disciplina e nella line-up vedrà: Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Davide Graz e Maicol Rastelli, mentre fra le donne gareggeranno Greta Laurent, Lucia Scardoni, Caterina Ganz e Cristina Pittin. Cosa dovremo attenderci dai nostri portacolori?

Federico Pellegrino, che si mise al collo la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018, prova a fare il punto della situazione a poche ore dal via delle gara: “La pista è come me la immaginavo – racconta il valdostano ai taccuini di FISI – ovvero abbastanza dura soprattutto nella parte iniziale, dove si accumula una certa fatica, mentre permette cambi di ritmo nella seconda parte. E’ un pendio che mi piace molto, abbastanza largo, ma il vento frontale è un’incognita sempre più reale, con folate che ti arrivano in faccia e il freddo che si fa sentire. Mi sono concentrato molto su questi aspetti, per gestirli al meglio momento dopo momento”.

Il nostro alfiere, poi, analizza il suo stato di forma: “A livello mentale sono conscio di avere lavorato bene. Se ripenso a otto anni fa, quando partecipai alla mia prima manche olimpica, era un sogno ritrovarmi oggi correre ancora da protagonista. Adesso quel sogno è diventato realtà. Tocca a me decifrare al meglio la lettura di ogni manche e non vedo l’ora di essere al via per affrontare questa sfida. L’ultima sprint in tecnica libera a cui ho preso parte in Coppa del Mondo risale a più di un mese fa, per cui manca un pizzico di confronto recente e molti arriveranno a carte coperte. Il grande favorito per la vittoria finale è ovviamente Johannes Klaebo, ma dietro a lui fra russi, francesi e gli altri norvegesi ci sono pure io a giocarmi una medaglia”.

Foto: Lapresse

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