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Sci di fondo, Johannes Hoesflot Klaebo a picco nello skiathlon, Norvegia fuori dal podio e con le ossa rotte

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Per la Norvegia non è esattamente un inizio di Olimpiadi da ricordare in maniera completa, almeno al maschile. Nessuna medaglia nello skiathlon, Sjur Roethe ritirato e Johannes Hoesflot Klaebo che è affondato una volta compreso come non ci sarebbe stato molto da fare con questo Bolshunov: il quadro si dipinge così.

Il punto fondamentale, che senz’altro non mancherà di creare discussioni in Norvegia, è che, pur se Hans Christer Holund e Paal Golberg si sono riusciti a posizionare quarto e quinto, la lotta per il podio se la sono vista svanire nel momento in cui Denis Spitsov ha attaccato per raggiungere e poi superare il finlandese Iivo Niskanen. Per Golberg, in realtà, si tratta anche di un esordio piuttosto buono a livello olimpico nella specialità, mentre Holund non è più il detentore della medaglia di bronzo.

Il capitolo Klaebo, però, diventa inevitabilmente il più interessante. Semplicemente, non ha proprio tentato di fare alcunché in termini di gara. Lo si è visto soltanto nelle primissime fasi, poi, perso il treno della testa, si è lasciato andare e non ha forzato più. Il tutto si è tradotto in un ritardo di oltre nove minuti, equivalente al 40° posto. Un chiaro segnale, del tipo “oggi non è la mia giornata, meglio concentrarsi sulle altre”. Chi ha avuto problemi seri è invece Sjur Roethe, che non ha terminato la prova, ritirandosi dopo 10 km.

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Certo, questa è la gara in cui la Norvegia aveva meno speranze rispetto a tutte le altre: la sola vera carta era Holund, Klaebo si è trovato in difficoltà più di una volta nel format, ma senz’altro ciò che causa un downgrade della giornata, più della medaglia mancata, è il ritiro di Roethe, che avrebbe potuto dare qualche supporto in più. Di lì la giornata dei norge è andata verso la parte sbagliata.

Ora, però, ci saranno parecchie gare in cui i norvegesi avranno molte carte da giocare. La prima è chiaramente la sprint, il regno di Klaebo; il resto sarà quasi tutto imperniato su un duello con il Comitato Olimpico Russo (versione a cinque cerchi della Russia) e con Bolshunov, fatti salvi eventuali altri inserimenti (come Niskanen oggi). Saranno giorni, questi, in cui potrà indubbiamente servire qualche sorriso in più per dimenticare una situazione, quella dei primi giorni, che per la Norvegia non è stata simpaticissima, oltre lo sci di fondo.

Foto: LaPresse

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