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Sci di fondo, Pechino 2022: Bolshunov-Norvegia, è gelo puro. I russi boicottano i media norvegesi dopo numerose accuse

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Acque tese, anzi tesissime, tra i media norvegesi e l’associazione sciistica russa. Il motivo: la presenza di un certo numero di fondisti, tra cui soprattutto Alexander Bolshunov, alle Olimpiadi Invernali sotto bandiera del Comitato Olimpico Russo. L’aria è diventata pesante dopo che il reporter della NRK, la tv di Stato del Paese scandinavo, Jan Petter Saltvedt, aveva ritenuto che Bolshunov e gli altri russi a Pechino non ci dovessero essere.

Era stato citato il “piuttosto incomprensibile verdetto” del CAS legato alla sentenza seguita allo scandalo della manipolazione dei dati antidoping del laboratorio di Mosca, quello che ridusse a due anni la squalifica, ma a tutt’oggi in manifestazioni definibili come parte di un Campionato del Mondo o delle Olimpiadi la Russia non può gareggiare con la bandiera.

Elena Valbe, da tempo passata alla presidenza dell’associazione sciistica russa, ha richiesto pubbliche scuse, definendo l’articolo di Saltvedt “una violazione di tutte le concepibili e impensabili leggi”. Suo anche un ulteriore affondo a Sport Express: “Ho dichiarato un boicottaggio dei media norvegesi. Dopo la sprint, sono venuti da me, ho detto loro tutto. Non dirò più niente”. Ha inoltre ricordato che, dopo la vittoria di Johaug, che aveva saltato Pyeongchang proprio per doping, “nessuno, tra me e i miei atleti, ha mai ricordato la squalifica dei loro, e ce n’erano. Perché non ne parliamo? E questo se ne esce con queste storie che vedete. Fateli scusare pubblicamente. Qualcuno ha deciso di diventare leggibile e di coprire il fallimento della prima gara in questo modo. Non posso farla passare liscia“.

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La risposta di Saltvedt non si è fatta attendere, tramite lo svedese Dagbladet, definendo quello di Valbe puro teatro: “Questo è un attacco al sistema codardo che non è riuscito a portare la necessaria risoluzione del folle scandalo del doping sistematico durante le Olimpiadi di Sochi. Dal momento che lei boicotta tutta la stampa norvegese, questo dice qualcosa sulla visione che ha del mondo in cui vive“.

A parlare è anche Bolshunov stesso: “State pensando al doping… questo non dovrebbe avere niente a che fare con lo sport. Abbiamo uomini di sport e atleti puliti, che sono alle Olimpiadi, dove si fanno test antidoping quasi ogni giorno. Dobbiamo riempire quei moduli indicando dove ci alleniamo, a che ora, mostrare la finestra nella quale effettuare un test, quando viaggeremo, se uso un aereo o un treno per andare da un punto a un altro. Credo sia sbagliato domandarci queste cose, non fai un risultato così dal nulla, non diventi Campione Olimpico così, ci vogliono anni e anni di allenamenti“.

Foto: LaPresse

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