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Rugby

Sei Nazioni 2022: è la solita Italia pasticciona e imprecisa, Francia nettamente superiore. Vittoria transalpina per 37-10

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Passano gli anni, si succedono le partite, ma il copione, se pur con qualche cambiamento, resta sempre lo stesso. L’Italia del rugby è sempre la stessa: pasticciona, imprecisa e carente alla distanza. Iniziata una nuova edizione del Sei Nazioni per gli azzurri in quel di Parigi, ennesima sconfitta consecutiva: la Francia padrona di casa si impone per 37-10.

La prima parte di gara, come sovente accade, aveva fatto ben sperare per la banda di Kieran Crowley. I transalpini avevano trovato il vantaggio al 4′ con il calcio di Melvyn Jaminet, ma l’organizzazione della giovane squadra tricolore era riuscita a portare i propri frutti. Al 18′ infatti la meta del vantaggio: pallone perso in avanti dai francesi, vantaggio, palla a Garbisi che calcia all’ala e Menoncello prende e schiaccia. 

L’illusione del 7-3 dura pochissimo. Tornano gli errori, gravissimi: passaggio assurdo di Varney intercettato da Jelonch che può trovare la meta senza essere contrastato. Successivamente botta e risposta tra Garbisi e Jaminet al piede, prima dell’ennesimo disastro tricolore: punizione concessa proprio allo scadere del primo tempo e meta di Gabin Vilière.

Nella ripresa la storia non c’è: la Francia aumenta i giri del motore e va a caccia del bonus che arriva. Gabin Vilière trova la seconda meta personale al 48′ dopo l’ovale perso di Garbisi, mentre la meta del bonus arriva con Penaud, che buca al largo la difesa. La Francia arrotonda sul finale ancora con uno scatenato Vilière, alla sua terza meta, proprio all’80’.

Foto: Lapresse

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