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Short track, Arianna Fontana: “Sono dovuta scappare dall’Italia. Così non so se ce la faccio ad arrivare al 2026”

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Arianna Fontana è appena entrata nella storia dello sport italiano. L’atleta valtellinese, grazie all’argento nei 1500 metri di oggi nello short track, è diventata l’azzurra più titolata nella storia degli sport invernali: quella odierna è la sua undicesima medaglia, scavalcando la fondista Stefania Belmondo ferma a 10.

La Fontana, intervistata a caldo dalla Gazzetta dello Sport, non esita a definire questa rassegna a cinque cerchi come il momento che più ricorderà: “Pechino 2022 è stata la migliore Olimpiade della mia vita, è sicuramente da incorniciare. È un onore e un orgoglio aver raggiunto il traguardo di queste 11 medaglie“.

Ma non mancano anche le frecciatine verso la Federazione azzurra, da cui si è allontanata tempo fa a causa della posizione invisa del marito e allenatore Anthony Lobello: “Non so se potrò continuare, perché per poter essere qui sono stata costretta ad andarmene dall’Italia. Non sono voluta rimanere sotto le regole della Federazione, perché sapevo che non poteva funzionare per me”.

Short track, Arianna Fontana è la più grande! Argento nei 1500 metri: record di medaglie alle Olimpiadi per un’italiana!

Delle parole che mettono dunque a repentaglio una sua eventuale partecipazione alle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina che si terranno fra quattro anni: “Milano-Cortina 2026 per ora è solo un sogno. Sarebbe bello esserci, perché ho iniziato a Torino nel 2006 e chiuderei a Milano dopo 20 anni. Però altri quattro anni così non ce la posso fare. Vedremo se cambierà qualcosa e se ci saranno le basi giuste per poter continuare”.

Foto: LaPresse

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