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Short Track
Short track, la FISG risponde ad Arianna Fontana: “Inaccettabile suo marito ct dell’Italia”
La Nazionale azzurra di short track ha chiuso un’Olimpiade di Pechino 2022 davvero eccellente, a tenere banco non sono i successi e le medaglie, ma la continua polemica a distanza tra Arianna Fontana e la Federazione. Oggi è arrivata la risposta di Andrea Gios, numero uno della FISG, che ha replicato in conferenza stampa ai duri attacchi della campionessa valtellinese: “Arianna Fontana non mi parla e non mi saluta neanche. Un incontro ci sarà sicuramente, non c’è chiusura da parte mia se continuiamo con questo modello”.
Il Presidente della FISG non chiude alla possibilità di far lavorare Fontana all’estero, ma è irremovibile sulla posizione di Anthony Lobello: “Se lei ha bisogno di andare all’estero saremo i primi a cercare una squadra che la ospiti. Poi c’è sempre la possibilità di allenarsi con noi, ma se il nodo della questione è che suo marito diventi allenatore della Nazionale, questo noi non possiamo accettarlo. Arianna Fontana è stata messa nelle condizioni che noi riteniamo ottimali per poter svolgere la sua attività nel modo migliore in relazione alle sue esigenze personali e alle richieste del marito, senza che ci fossero ripercussioni negative sul gruppo. E mi pare che i risultati ci diano ragione”.
Gios prosegue e conferma che per Lobello non ci sarà mai la possibilità di diventare CT: “La FISG si è assunta tutte le spese della preparazione di Arianna. Lobello ci ha presentato un programma e lo abbiamo assecondato. Non ho nulla contro il fatto che Lobello sia l’allenatore di Fontana, forse è anche il miglior allenatore per lei anche se con una stoffa di quel genere è difficile fare un brutto vestito. Non crediamo che Lobello sia la figura giusta per allenare tutta la squadra, questo è l’unico punto inderogabile perché ho altri 18 atleti da allenare che sono il nostro patrimonio ed aiutano Arianna ad allenarsi al meglio”.
Il numero uno della FISG risponde poi anche alle accuse di Arianna sui compagni che la facevano cadere in allenamento: “E’ stata la parte più stonata delle sue esternazioni. Ci siamo abituati, è dal 2006 che attacca la Federazione. È nel suo carattere ed è anche un aspetto della sua forza, ma questa accusa è inaccettabile. Sono i maschi che hanno pattinato con lei e che per anni le hanno fatto da sparring partner, di sicuro negli ultimi sei mesi, aiutandola a crescere. È un episodio che è successo tre anni fa, siamo stati informati subito. Era un episodio di allenamento, che succede molto spesso, nelle simulazioni di gara. Per noi la questione era chiusa. Dopo tre anni Arianna è andata in Ungheria, è tornata e si è allenata negli ultimi sei mesi con questi ragazzi. Questa sua uscita ha distrutto il clima all’interno della squadra. Arianna non saluta i ragazzi, si è allenata con le squadre straniere. Lei è una campionessa straordinaria e vorrei che fosse anche una leader. Durante un’Olimpiade non si fa una dichiarazione del genere. Queste rotture sono negative”.
Foto: LaPresse