Short track, Gios su Arianna Fontana: “Adora le polemiche. Non dica che i maschi l’hanno fatta cadere”

La polemica tra Arianna Fontana e i vertici della Federghiaccio continua tenere banco in questi ultimi giorni delle Olimpiadi di Pechino 2022. Lo scontro, che ha radici molto lontane nel tempo, sembra essere più aspro che mai e potrebbe mettere a rischio la continuazione della carriera della plurimedagliata nel prossimo quadriennio olimpico.

Il presidente della FISG, Andrea Gios, come riportato da Gazzetta dello Sport, è tornato sulla questione che Fontana aveva sollevato nei giorni precedenti, denunciando i i compagni della squadra maschile, rei di averla attaccata durante gli allenamenti, facendola cadere ripetutamente sul ghiaccio: “Questa accusa è inaccettabile, perchè questi maschi che l’hanno fatta cadere, sono quelli che le hanno fatto da sparring partner negli ultimi sei mesi, allenandola e preparandola a delle velocità e intensità di lavoro che solo gli uomini riescono a raggiungere“.

Per Gios le parole di Fontana sono totalmente ingiuste, sia per contenuto che per tempistiche: “Questo episodio è successo tre anni fa a Courmayeur. In quei giorni c’era suo fratello e quindi siamo stati informati immediatamente, abbiamo convocato gli allenatori, abbiamo parlato con gli atleti uno ad uno. Abbiamo verificato che è stato un episodio di allenamento, che succede molto spesso. Certe volte durante le simulazioni di gara dove c’è grande intensità, se una ragazza va a contatto con un maschio che pesa 15-20 kg di più, possono succedere queste cose. Secondo noi la questione era chiusa“.

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Gios infine si dichiara poco stupito dall’accaduto: “Ieri l’ho incontrata e non mi saluta, ma non è un problema. Apprezzo la sua forza, la cattiveria, è peggio chi se ne sta buono e non ha questo spirito. Ma noi siamo abituati alle sue esternazioni, attacca la federazione dal 2006, è stato così dopo Vancouver 2010 e dopo ogni sconfitta. Adora questo tipo di polemiche, è nel suo carattere, è un tratto fondamentale della sua forza, probabilmente le danno sicurezza ed energia“.

Foto: LaPresse