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Short track, Pechino 2022: Pietro Sighel per stupire nei 500 metri, la staffetta femminile vuol fare il ‘miracolo’

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Dopo il canonico giorno di pausa, i pattini veloci stanno per tornare. Domani, 13 febbraio, lo short track tornerà in scena al Capital Indoor Stadium di Pechino (Cina), sede delle gare delle Olimpiadi Invernali 2022. Il programma prevede i 500 metri maschili (dai quarti di finale) e la staffetta femminile (Finale B e Finale A).

Sul versante italiano, Pietro Sighel è l’unico rappresentante e il sogno è quello di spingersi fino alla Finale A giocandosi tutte le carte possibili immaginabili. Ha talento il ragazzo, classe ’99 di Baselga di Piné, nato e cresciuto sul ghiaccio guardando quanto fatto da suo padre Roberto (stella internazionale dello speed skating). Nel caso di Pietro la pista è più corta, ma la capacità di pattinare sono sempre notevoli.

Lo si è potuto constatare nel corso della staffetta mista d’argento dell’Italia, con un ultima frazione da autentico fuoriclasse. Tuttavia, nei quarti di finale, l’azzurro avrà un confronto duro visto che rivali come Wu Dajing e Shaolin Sandor Liu fanno tremare i polsi. Servirà personalità e raziocinio per staccare il biglietto per la fase successiva e sfruttare anche la voglia di chi non ha nulla da perdere.

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Sarà necessario un miracolo al quartetto azzurro della staffetta femminile. La ragazze guidate da Arianna Fontana si trovano in Finale B e praticamente sono tagliate fuori dal discorso medaglia. Tuttavia, resta una possibilità: vincere la Finale B davanti a ROC, Stati Uniti e Polonia e poi sperare che tra Olanda, Cina, Canada e Corea del Sud ne capiti di ogni per prendersi un bronzo sulla falsariga di quanto fatto dai Paesi Bassi quattro anni fa. Difficile ma non impossibile e di sicuro le italiane scenderanno in pista con questa motivazione.

Foto: LaPresse

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