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Short track, perché Arianna Fontana e la FISG litigano? Tutto ruota sul marito…

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Questioni di priorità imprescindibili. Le Olimpiadi Invernali 2022 di Pechino (Cina) dello short track sono finite per l’Italia e il bilancio è stato strepitoso: quattro medaglie di cui 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo.

In queste medaglie, il contributo di Arianna Fontana è stato straordinario dal momento che l’azzurra ha ottenuto tre podi (1 oro e 2 argenti), diventando l’atleta italiana più medagliata della storia a livello olimpico negli sport invernali, scavalcando un mito come Stefania Belmondo (10). Per la campionessa valtellinese i podi in carriera a Cinque Cerchi sono ben 11 e ciò ne fa anche la rappresentante mondiale dello short track con più medaglie ottenute ai Giochi.

Non tutte rose e fiori. Da giorni si parla dei contrasti tra l’atleta e la Federghiaccio relativamente alla gestione tecnica e al trattamento subìto da Arianna nel corso degli allenamenti. La fuoriclasse ha lamentato veri e propri maltrattamenti da parte di alcuni compagni di squadra (uomini) e per questo è stata costretta dopo le Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 a emigrare in Ungheria.

Short track, la FISG risponde ad Arianna Fontana: “Inaccettabile suo marito ct dell’Italia”

Una situazione in cui la FISG è stata chiamata in causa per l’incapacità di tutelare la pattinatrice e, cosa più importante, di inserire il coach/marito di Fontana a capo della gestione tecnica del gruppo italiano. Il nodo della questione è fondamentalmente questo ed è una storia datata, visto che si parla del 2014, nei fatti quanto Anthony Lobello e Arianna si sono uniti in matrimonio.

Da quel momento i contrasti si sono fatti sempre più forti perché il ruolo di Lobello mai è stato accettato dalla Federazione relativamente alle richieste dell’atleta lombarda. “Non spetta a me fare il primo passo, visto che in passato sono stata io a muovermi in questo modo per trovare una soluzione insieme, ma alla fine quello che vogliono è mettermi in una scatola dalla quale sono dovuta uscire per essere competitiva. Se è questo il punto di partenza, non si può neanche andare avanti“, le dichiarazioni dell’azzurra appena tornata in Italia.

E da questo punto di vista la posizione della Federghiaccio, rappresentata dal presidente Andrea Gios è inflessibile: “Se lei ha bisogno di andare all’estero saremo i primi a cercare una squadra che la ospiti. Poi c’è sempre la possibilità di allenarsi con noi, ma se il nodo della questione è che suo marito diventi allenatore della Nazionale, questo noi non possiamo accettarlo. Arianna Fontana è stata messa nelle condizioni che noi riteniamo ottimali per poter svolgere la sua attività nel modo migliore in relazione alle sue esigenze personali e alle richieste del marito, senza che ci fossero ripercussioni negative sul gruppo. E mi pare che i risultati ci diano ragione“, le parole di Gios.

Non ho nulla contro il fatto che Lobello sia l’allenatore di Fontana, forse è anche il miglior allenatore per lei anche se con una stoffa di quel genere è difficile fare un brutto vestito. Non crediamo che Lobello sia la figura giusta per allenare tutta la squadra, questo è l’unico punto inderogabile perché ho altri 18 atleti da allenare che sono il nostro patrimonio ed aiutano Arianna ad allenarsi al meglio“, la chiusura del n.1 della FISG.

Foto: LaPresse

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