Skeleton
Skeleton, Pechino 2022: nelle prove bene Amedeo Bagnis e Mattia Gaspari, tra le donne lontana Valentina Margaglio
Nella giornata odierna hanno preso il via le prove per quanto riguarda lo skeleton (maschile e femminile) dei Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022. Domani toccherà alle terze e quarte batterie, quindi mercoledì si chiuderanno gli allenamenti con le sessioni numero 5 e 6. Da giovedì 10, infine, prenderà il via la finale maschile (4 manche), mentre quella femminile inizierà nel giorno successivo.
Nella prima manche maschile miglior tempo per il tedesco Christopher Grotheer in 1:00.42 con 28 centesimi sul connazionale Axel Jungk, mentre è terzo il russo Evgeniy Rukosuev a 31. Quarti e quinti i padroni di casa Wengang Yan e Zheng Yin distanti, rispettivamente, 36 e 48 centesimi, quindi sesto il russo Alexander Tretiakov a 50, mentre è ottavo il lettone Martins Dukurs a 70. Gli italiani: undicesimo Amedeo Bagnis a 1.04 e Mattia Gaspari a 1.09.
Nella seconda batteria di nuovo Christopher Grotheer davanti a tutti in 1:00.79 con appena 6 centesimi sul lettone Tomass Dukurs. Terzi e quarti Alexander Tretiakov e Evgeniy Rukosuev, rispettivamente a 15 e 38 centesimi, mentre è quinto Alexander Gassner a 60, davanti a Martins Dukurs a 68. Buon settimo crono per Mattias Gaspari a 73, decimo Amedeo Bagnis a 79.
Passando al comparto femminile, dominio tedesco nella prima prova, con il miglior tempo di Jacqueline Loelling in 1:02.34 alla pari con Hannah Neise. Terza la ceca Anna Fernstaedt a 5 centesimi, davanti alla brasiliana Nicole Rocha Silveira a 13, mentre è quinta la ennesima tedesca, Tina Hermann a 44. Chiude solamente 21a la nostra Valentina Margaglio con un distacco di 1.49.
Nella seconda batteria, invece, spunta la padrona di casa Dan Zhao in 1:02.18 con 30 centesimi su Hannah Neise e 44 sull’australiana Jaclyn Narracott. Quarta l’austriaca Janine Flock a 45, sesta la cinese Yuxi Li a 59 mentre Jacqueline Loelling è settima a 67. Ancora particolarmente indietro Valentina Margaglio, ventesima a 2.06.
Foto: Lapresse
