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Speed skating, chi è Davide Ghiotto. Un laureato in filosofia cresciuto per gradi

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Davide Ghiotto

Di acqua o di ghiaccio ne è passato da Almaty 2017, dove e quando Davide Ghiotto vinse due ori nei 5000 e nei 1000 metri alle Universiadi. Un atleta che si è costruito un passo alla volta, abbinando l’arte agonistica con quella del ragionamento. Sì perché l’azzurro ha studiato e conseguito una laurea in Filosofia e sta proseguendo nel suo percorso universitario per centrare l’obiettivo della specializzazione.

Un ragazzo con la testa sulle spalle Ghiotto, come si suol dire, con una famiglia e il candore dei suoi cari messo sempre in cima alle priorità. Pattinata dopo pattina il ragazzo di Altavilla vicentina ha scalato le graduatorie nazionali a partire da quel quinto posto nei 10000 metri del 2017 ai Mondiali di Gangneung (Corea del Sud).

Da quel momento un lungo inseguimento e una crescita costante: sesto a Inzell nella rassegna iridata del 2019 a Inzell (Germania) sui 10000 metri, sesto sempre nella medesima specialità nei Mondiali a Salt Lake City (Stati Uniti) del 2020 e quarto a Heerenveen (Olanda) nell’ultima competizione iridata svoltasi nel 2021 nei 10 km.

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La voglia di porre l’ultimo tassello c’era tutta e quindi nell’annata Ghiotto ha effettuato uno step importante. Sono arrivati due podi nei 5000 metri in Coppa del Mondo nella già citata Salt Lake City e a Calgary (Canada) e mancava quindi il sigillo a Cinque Cerchi. Nei 5000 metri qualcosa non era andato per il verso giusto e l’ottavo posto non rispecchiava il suo valore.

E così, negli amati 10000 metri, dove serve conoscenza assoluta del proprio corpo, Davide ha superato se stesso, centrando un bronzo storico per l’Italia e per lui e sbriciolando letteralmente il suo limite nazionale: da 12:53.63 a 12:45.980. Una crescita esponenziale di chi, in silenzio e con dedizione, ha costruito il suo capolavoro.

Foto: LaPresse

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