Speed Skating
Speed skating, Pechino 2022: i favoriti gara per gara. Francesca Lollobrigida per il colpo nella mass start
Signore e signori tra poco si farà sul serio sul ghiaccio nel National Oval Speed Skating Oval. Il pattinaggio velocità pista lunga sarà teatro di grandi sfide in queste Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Andiamo a scoprire, quindi, quali saranno i favoriti gara per gara della rassegna a Cinque Cerchi.
500 METRI DONNE – Nella velocità pura la campionessa olimpica in carica, la giapponese Nao Kodaira, dovrà rispondere agli assalti dell’americana Erin Jackson e della russa Angelina Golikova, ma attenzione alla truppa olandese guidata da Jutta Leerdam.
500 METRI UOMINI – Sul versante maschile, il più continuo nella stagione di Coppa del Mondo è stato il canadese Laurent Dubrueil, ma occhio al Giappone con Wataru Morishige e Tatsuya Shinhama, senza sottovalutare il campione olimpico di PyeongChang 2018, il norvegese Lorentzen, e gli orange Kai Verbij e Da Dai N’tab.
1000 METRI DONNE – Suonando “Born in the Usa“, l’americana Brittany Bowe cercherà di mettere sul ghiaccio la propria potenza in questa specialità, lanciando il guanto di sfida alla già citata Nao Kodaira e alla connazionale Miho Takagi. Le russe Golikova e Daria Kachanova non saranno da sottovalutare al pari della già menzionata Jutta Leerdam.
1000 METRI UOMINI – La rappresentanza dei Paesi nel chilometro è decisamente potente e un duello tutto tulipano non stupirebbe: da una parte Thomas Krol e dall’altra il colui che vinse l’oro a Cinque Cerchi quattro anni fa, Kjeld Nuis. Chi vincerà? Da considerare i terzi incomodi come il norvegese Lorentzen e il padrone di casa Zhongyan Ning che non vede l’ora di giocare un brutto scherzo a tutti.
1500 METRI DONNE – Chilometro e mezzo che potrebbe vivere ancora una volta nel segno di Bowe, ma il Sol Levante ha la carta Ayana Sato da giocare, oltre Miho Takagi che a PyeongChang fu argento su questa distanza. Ovviamente Paesi Bassi con “Sua Maestà” Ireen Wust, oro quattro anni fa e personaggio infinito del panorama dello speed skating, e con Antoinette de Jong.
1500 METRI UOMINI – Mr. Joey Mantia una candidatura all’oro olimpico la può mettere, considerando in due centri in Coppa del Mondo e una resa praticamente da top-3 nelle prime quattro tappa del massimo circuito internazionale. I rivali potrebbero essere il cinese Ning, il canadese Connor Howe e ovviamente gli olandesi Kjeld Nuis (campione olimpico) e Thomas Krol che in stagione hanno un po’ nicchiato, ma è ragionevole pensare che risponderanno presente.
LONG DISTANCE DONNE – L’olandese Irene Schouten può vestire i panni del riferimento nei 3000 e nei 5000 metri, per quanto già fatto vedere nel corso degli Europei. La canadese Isabelle Weidemann potrebbe essere tra le rivali principali, al pari dell’altra neerlandese de Jong. Si confida in una grande prova di Francesca Lollobrigida, capace di trionfare nella tappa di Coppa del Mondo di Calgary e quindi chissà…
LONG DISTANCE UOMINI – Qui sembra proprio che tutto sia apparecchiato per lo svedese Nils van der Poel. Il primatista del mondo dei 5000 e dei 10000 metri vuol prendersi la gloria olimpica, ma è chiaro che la pattuglia olandese guidata da Patrick Roest e dall’eterno Sven Kramer non vorrà di certo cedere lo scettro. Davide Ghiotto sogna un podio, ma sarà durissima.
MASS START DONNE – Lollobrigida, ricordando le lacrime a PyeongChang, vuol trasformare quell’amarezza in felicità. L’azzurra ha dato dimostrazione di esserci in stagione e la sfida contro Schouten e la canadese Ivanie Blondin potrebbe essere quella in cui ci si gioca il tutto per tutto.
MASS START UOMINI – Il belga Bart Swing e il russo Ruslan Zakharov sono quelli che nella stagione regolare sono apparsi più in palla nella prova con partenza in linea, ma ci si aspetta un sussulto anche dalla coppia coreana composta da Chung e Lee e poi si spera nel colpo di coda di Andrea Giovannini, terzo nella classifica di Coppa del Mondo.
TEAM PURSUIT DONNE – Canada, Giappone e Olanda sono le compagini più attrezzate per contendersi l’oro olimpico, mentre Russia e Norvegia sono gli elementi di “disturbo”.
TEAM PURSUIT UOMINI – Paesi Bassi, Stati Uniti, Norvegia e Canada: quattro squadre per tre posti sul podio. E l’Italia sarà tra le outsider.
Foto: LaPresse