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Speed skating, Pechino 2022: Paesi Bassi dominanti, ma con il ‘trucchetto’ del ghiaccio?

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4 ori, 2 argenti e 1 bronzo: è questo il bilancio dello speed skating dei Paesi Bassi a queste Olimpiadi 2022 di Pechino. Un bilancio provvisorio, destinato certamente ad aumentare, considerando le eccezionali attitudini degli atleti neerlandesi sul ghiaccio.

Non si fa una gran scoperta, visto che il pattinaggio velocità in Olanda è considerato alla stessa stregua di una religione e nella terra dei tulipani finanziamenti e attenzioni sono assai improntate sulla valorizzazione di un movimento che può contare su un bacino inesauribile.

Ciò premesso, la storia sollevata dallo svedese Nils van der Poel alimenta non pochi dubbi e perplessità. Il riferimento è a quanto escogitato, secondo il campione olimpico dei 5000 metri, dalla delegazione orange in merito allo scienziato dello sport, Sander van Ginkel. Van der Poel ha parlato di pressioni che il soggetto in questione avrebbe fatto nei confronti di Mark Messer, gestore di tutte le pista di pattinaggio a Pechino. L’obiettivo sarebbe quello di portare il ghiaccio sempre a una temperatura che possa consentire agli olandesi di esprimere al meglio le loro caratteristiche.

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I tulipani, abituati infatti a una superficie ghiacciata particolarmente dura e lenta come Heerenveen, avrebbero giocato questa carta soprattutto per mettere in difficoltà avversari temibili come gli statunitensi. Le controprestazioni di Brittany Bowe e di Joey Mantia, nei 1500 metri, non appaiono casuali.

I Paesi Bassi avranno veramente agito così? Di sicuro, la loro impostazione di base porta alla valorizzazione massima dei propri punti di forza, non badando nel contesto olimpico in questione a un grande varietà nelle medaglie ottenute in più discipline.

Foto: LaPresse

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