Sci di fondo
Stefania Belmondo: “Sono veramente contenta per Arianna Fontana”
Queste Olimpiadi Invernali resteranno nella storia per ciò che ha fatto Arianna Fontana. L’azzurra, infatti, grazie alle tre medaglie ottenute a Pechino (un oro, un argento ed un bronzo), ha superato Stefania Belmondo nel numero di metalli pregiati conquistati ai Giochi (2 ori, 4 argenti e 5 bronzi), diventando così la donna italiana con più podi negli eventi a Cinque Cerchi.
Proprio Stefania Belmondo, che durante la finale dei 1500 metri di ieri era in ufficio, è stata intervistata dal Corriere dello Sport e ha raccontato le sensazioni al momento del sorpasso di Fontana: “Mi ha telefonato l’ex presidente del mio ex fan club. Mi ha detto: ‘Arianna ha preso la medaglia’. Come mi sono sentita? Ero contenta, sono contenta. Andiamo, non sono più un’atleta”.
Stefania poi continua rivelando un aneddoto particolare sulle sue 10 medaglie alle Olimpiadi: “Fino a Pechino 2022 non è che mi abbiano fatto tante domande su quel record, però non sono sorpresa, perché Arianna è brava. Certo, le nostre discipline non si possono paragonare, ma sono davvero contenta e voglio esprimere la mia ammirazione. Sei una grande, complimenti!”.
Una campionessa si riconosce da subito, e questo Belmondo lo sa bene: “Andai a vederla gareggiare ai Giochi di Vancouver. Ricordo che mi piacque tantissimo. Nel suo sport bisogna essere scaltri e lei dimostra grande carattere. Il Covid ha purtroppo aggiunto difficoltà ulteriori, perché non è bello gareggiare praticamente senza pubblico, al contempo stando attenti al massimo per non prendere il virus, per questo sono tutti bravissimi”.
L’intervista poi passa agli aspetti più personali della vita della nativa di Vinadio. La pluricampionessa olimpica afferma di essere ancora una super appassionata di sport: “Sono rimasta una malata di sport. Li guardo tutti. Della MotoGP seguo dalle prove alle interviste post gara, ma mi piacciono anche i rally, il tennis, l’atletica. Tra gli invernali c’è il biathlon, lo slittino, lo skeleton. E vogliamo mettere il ciclismo? Una mania. Le grandi corse a tappe sono mie, non perdo nulla nemmeno dei commenti serali alle tappe”.
Arriva poi anche un commento sullo stato attuale dello sci di fondo: “Intanto dico che i fondisti di oggi si allenano bene per fare ciò che devono fare. Diciamo che ai miei tempi eravamo abituati bene, per dieci-quindici anni si sono avvicendati tanti protagonisti. Ora ci sembra che stia andando tutto a rotoli, ma non è così: siamo agli inizi, si deve ricostruire tutto e non è facile perché il nostro è uno sport durissimo”. Stefania prova a cercare delle soluzioni: “La mia domanda, per niente polemica, è: perché non differenziare gli atleti per le gare sprint da quelli per le distanze più lunghe? Fare come nell’atletica, dove c’è chi è portato per i 100 e chi per i 10000“.
Foto: LaPresse