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Tennis, Alex De Minaur smentisce il suo coinvolgimento nell’inchiesta sui passaporti vaccinali in Spagna: “Sono stato paziente dell’ospedale”
Arriva immediata la smentita di Alex De Minaur dopo il caso che lo ha investito quest’oggi. Il tennista australiano è al centro di una investigazione assieme ad altri personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che avrebbero utilizzato delle certificazioni Covid false; secondo il quotidiano El Espanol, il numero 32 del mondo ne avrebbe usufruito per partecipare all’Australian Open.
De Minaur ha affidato la sua risposta sul popolare social network Instagram: “Ho ricevuto la mia prima dose di vaccino la scorsa estate a Londra mentre la seconda inoculazione è avvenuta presso l’Ospedale La Paz di Madrid. Oggi questa struttura risulta sotto investigazione per aver procurato dei certificati Covid falsi ad alcuni pazienti. Ci tengo quindi a chiarire che ho ricevuto regolarmente la mia seconda dose e che ho un certificato valido, accurato e reale. Tutti attorno a me, anche la mia famiglia, sono vaccinati. Non sono “sotto investigazione” come suggeriscono i report mediatici, il mio nome è connesso a questa storia solo perché sono stato un paziente di quell’ospedale, come altre migliaia di persone”
La cosiddetta ‘Operazione Jenner’ sarebbe iniziata in Francia lo scorso gennaio, scovando l’esistenza di un gruppo Telegram che offriva pass sanitari e test fasulli, con un prezziario che andava da 50 a 1000 euro. Assieme a De Minaur, ci sono altre 2200 persone indagate.
Ricordiamo che, semmai venisse accertata una falsa certificazione anti Covid-19 da parte di Alex De Minaur, arriverebbe la sanzione dell’ATP, come una multa quantificabile fino a 100.000 dollari o una sospensione dai tornei che potrebbe arrivare fino a tre anni.
IL POST INSTAGRAM DI ALEX DE MINAUR
Foto: LaPresse