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Tennis, Andy Murray non giocherà sulla terra rossa: niente Roland Garros per lui

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Andy Murray non sarà protagonista della primavera tennistica sulla terra rossa. Il giocatore scozzese, vincitore di tre prove dello Slam e di due medaglie d’oro olimpiche in carriera, ha annunciato durante la conferenza stampa precedente al torneo di Rotterdam che non disputerà alcuna partita sulla terra battuta in questo 2022.

Le parole del Fab Four, uno dei pochissimi capace di rappresentare una minaccia costante per Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic nei loro anni migliori, non lasciano spazio a dubbi o ad eventuali aperture: “Non ho intenzione di giocare sulla terra battuta. Negli ultimi due anni l’ho fatto e le cose sono peggiorate. Lo scorso anno ho avuto qualche problema fisico, volevo giocare ogni torneo e ho sbagliato. La terra battuta non ha aiutato, ho parlato con il mio team e abbiamo deciso che per quest’anno non giocherò su questa superficie“.

Una decisione che potrebbe ripetersi anche nel prossimo futuro: “Non so se tornerò a giocare sulla terra, a causa di quelle partite sono andato vicinissimo a non poter disputare Wimbledon e l’intera stagione sull’erba. Non so se giocherò su altre superfici in quel periodo o mi riposerò: il finale del 2021 è stato estenuante e nei prossimi mesi non voglio correre rischi. Spero di avere una buona preparazione per la stagione sull’erba“.

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Parole che quindi rendono noto come non vedremo Andy Murray al Roland Garros, secondo Slam della stagione. Una bella perdita, ma giustificata dalle condizioni fisiche del nativo di Glasgow, che per problemi alle ginocchia ha rischiato il ritiro prematuro in passato. A Rotterdam lo scozzese sfiderà Alexander Bublik, quest’oggi trionfante a Montpellier.

Foto: LaPresse

 

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